Performance in strada a Roma, l’iniziativa del MAXXI e NABA
Tre performance, oggi e domani, irromperanno tra le strade di Roma in occasione della mostra LA STRADA. Dove si crea il mondo al museo MAXXI.
Indice
Portare l’arte fuori dalle gallerie del museo per trasformare gli spazi urbani in luoghi di condivisione, riflessione e confronto attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea è uno degli obiettivi del MAXXI che, in collaborazione con NABA (Nuova Accademia di Belle Arti), ripropone questa iniziativa.
Tre appuntamenti “on the road” vedranno le performance di Adrian Paci, Massimo Bartolini e Lin Yilin, protagonisti di questa invasione artistica su Roma.
Lin Yilin in “The Back”
Oggi alle 16.00 in piazza della Rotonda, nel cuore del centro storico, vicino il Pantheon, l’artista cinese Lin Yilin propone “The Back”, un dialogo tra l’antica cultura occidentale e la Cina di oggi. Un confronto tra Roma, conosciuta nel mondo come culla del diritto, e la nuova Costituzione della Repubblica Popolare Cinese, spesso avvertita dalla sua popolazione come “estranea”, allargando la propria riflessione anche all’occidente contemporaneo. La performance si traduce in un vero e proprio tiro alla fune, una corda fatta dalle pagine della Costituzione cinese arrotolate: un filo testo tra Cina e Occidente.
Adrian Paci in “One and Thirty-Four Chair"
Domani, 21 marzo, alle 11.00 nella Piazza del MAXXI sarà la volta di Adrian Paci in “One and Thirty-Four Chair”. «L’azione ideata da Adrian Paci – come si legge in una nota - si basa sulla creazione di una piccola comunità estemporanea attraverso un gesto semplice e un oggetto ordinario come la sedia. Com’è tradizione nei piccoli paesi, a una particolare ora del giorno o in occasioni particolari si usa prendere dalla propria casa una sedia per portarla all’esterno, nello spazio pubblico e condiviso della strada: un gesto semplice e automatico, molto spesso caratterizzato dall’immediata emulazione da parte dei vicini di casa». Adrian Paci ripropone in forma consapevole l’azione, utilizzando la piazza del MAXXI, spazio pubblico aperto alla città ma anche luogo istituzionale dell’arte e della cultura.
Una performance in cui i partecipanti - che hanno risposto a una call lanciata da NABA – porteranno la sedia da casa. La presenza fisica sarà l’unico strumento di espressione e comunicazione. L’unico gesto previsto dall’azione, alzarsi all’arrivo di ogni nuovo performer.
Massimo Bartolini con “Improvvisazione libera”
Sempre domani nel pomeriggio, alle 18.30 sempre nella piazza del MAXXI, in scena la performance di Massimo Bartolini, realizzata in collaborazione con NABA, “Improvvisazione libera”. Già presentata nel 1990 al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato da Giuseppe Chiari, prevede la partecipazione libera di circa 70 persone tra musicisti professionisti e appassionati di musica. Ogni “performer” porterà con sé uno strumento musicale movibile. Ad aprire la scena il pianoforte di Giancarlo Cardini: è durante il concerto che si unirà la performance Improvvisazione libera di Chiari proseguendo cercando di
La performance vedrà la straordinaria partecipazione in apertura di Giancarlo Cardini al pianoforte. L’Improvvisazione libera di Chiari si inserirà solo dopo mezz’ora dall’inizio del concerto di Cardini, si unirà al pianoforte e proseguirà per circa un’ora cercando di seguire le apertissime indicazioni dello stesso Chiari: «L’orchestra seguirà un andamento indeterminato: quando uno inizia tutti iniziano, quando uno finisce tutti finiscono. Si può suonare uno strumento che non si conosce ma si deve tentare di suonarlo in modo tradizionale, si deve suonare il motivo o il frammento di un motivo che ci piace, si può improvvisare, cercare, comporre, si può lasciare il proprio strumento e andare a chiedere lo strumento ad un altro».
LA MOSTRA
“LA STRADA. Dove si crea il mondo” in esposizione fino al 28 aprile 2019, è curata da Hou Hanru e dallo staff curatoriale e di ricerca del MAXXI. Nelle gallerie del museo sono oltre 200 le opere opere esposte appartenenti a più di 140 provenienti da tutto il mondo. La mostra – con lavori di Alfredo Jaar, Kendell Geers, Marinella Senatore, David Hammons, Lin Yilin, Santiago Sierra, Jimmie Durham, Barbara Kruger e molti altri – porta all’interno del museo la vitalità, il caos, le battaglie e le proteste civili, la sperimentazione e la creatività della strada – con tanto di gettata di asfalto lungo uno dei corridoi – intesa come manifesto della vita contemporanea, luogo in cui si crea una nuova visione del mondo. «Le performance, gli eventi transdisciplinari, le azioni pubbliche, i progetti site specific sono fondamentali per comprendere le nuove funzioni e l’identità della strada contemporanea.
Partendo dalla convinzione che questo spazio sia il luogo in cui si crea il mondo, esso viene analizzato come manifesto della vita contemporanea, scenario e punto di vista privilegiato dell’esperienza del quotidiano, un paesaggio in cui la comunità creativa e quella cittadina danno vita a una nuova comunità e a un nuovo mondo di creatività urbana».
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