Castello di Monte San Giovanni Campano
Risalente alla fine del X secolo, appartenne ai conti d'Aquino e tra il 1244 e il 1245 vi fu rinchiuso San Tommaso d'Aquino. Per la sua posizione strategica, ha svolto per secoli la funzione di difesa dei confini meridionali dello Stato Pontificio. Fu distrutto dalle truppe di Carlo VIII nel 1495 e subì gravi danni nei terremoti del 1703 e del 1915, che costrinsero a demolirne i piani superiori. Dopo il restauro, comprende il palazzo ducale, con le carceri sotterranee e le stanze dove venne tenuto prigioniero San Tommaso; una appella, una torre maschia a pianta quadrata e una torre pentagonale. Al castello vero e proprio fu aggiunto un palazzo rinascimentale con fontana davanti all'ingresso.