Street art e poesia, Salerno e i muri parlanti di Alfonso Gatto
“Passeggiando per i vicoli di Salerno ci si imbatte in una strana forma di street art: sono i muri parlanti di Alfonso Gatto, gli emozionanti murales che mescolano immagini e versi in omaggio al celebre poeta, scrittore e pittore salernitano”.
Ci troviamo nel centro storico di Salerno, nella piazzetta che si apre su Vicolo delle Galesse. La nostra attenzione è attratta da un’originale forma di street art: immagini dai colori vivaci si rincorrono per tutto il rione Fornelle, intrecciandosi ai versi meravigliosi delle poesie di Alfonso Gatto.
“Forse l’amore è sempre un altro amore
e l’odore al ricordo un altro odore,
di là dove nei muri a voce a voce s’accostano le case,
dove al buio fresco dei baci la stradina è stretta”.
(Alfonso Gatto)
L’idea dei muri parlanti che, in un solo colpo, riqualifica le aree abbandonate del centro storico di Salerno e rende pubblico l’universo poetico di Alfonso Gatto, illustre figlio della città, nasce da un’iniziativa dell’omonima Fondazione presieduta dal nipote del poeta.
Proseguendo lungo questi “Luoghi di Carta”, incontriamo la lapide che indica la casa natale del poeta, in Vico degli Amalfitani, dove Gatto nacque nel 1909 da una famiglia di marinai e piccoli armatori.
Il suggestivo “itinerario narrante” si snoda attraverso il nucleo medievale della Città Vecchia di Salerno, tra i caratteristici archi a calce che raccordano le case e scorci architettonici sorprendenti, come quelli che incorniciano la cupola maiolicata della Chiesa della Santissima Annunziata (1627).
Ai versi di Alfonso Gatto, la street art allaccia sapientemente quelli di molti altri poeti contemporanei, trasformando il centro storico di Salerno in un vero e proprio libro illustrato, e la visita in un’esperienza unica di “lettura a cielo aperto”.
Eliana Iorfida
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