Castello Maniace
Il suo nome deriva da Giorgio Maniace, generale bizantino che nel 1038 riconquistò la città in mano agli arabi. Rappresenta uno dei più importanti monumenti del periodo svevo a Siracusa e uno tra i più bei castelli federiciani in Italia. L'impianto originario è dovuto all'imperatore Federico II di Svevia, che ne affidò la realizzazione all'architetto Riccardo da Lentini tra il 1232 e il 1239. Passato agli angioini nel 1266, venne assaltato ed espugnato dalla popolazione siracusana in rivolta. Castel Maniace fu teatro di numerose contese tra i baroni siracusani. Decadde da residenza per le regine a costruzione militare e per quasi tutto il XV secolo venne adibito a prigione. Per volere del Viceré Ferdinando Gonzaga, il Castello divenne punto nodale della cinta muraria di Ortigia fino al 1704, quando una violenta esplosione della polveriera distrusse buona parte dell'edificio. Nel periodo borbonico il Castello riacquistò le sue funzioni militari e le mantenne fino alla Seconda Guerra Mondiale. Restituito alla pubblica fruizione dopo un lungo restauro, il Castello è sede degli spettacoli dell'Ortigia Festival. La sua poderosa struttura a quadrilatero ingloba quattro torri cilindriche agli angoli. È accessibile attraverso la porta carraia e il cortile oltre il ponte con colonne laterali, di epoca spagnola (XVI secolo), in sostituzione dell'originale ponte levatoio ligneo che scavalcava il fossato. Da notare, il portale marmoreo decorato e una serie di colonne con capitelli a foglie.