Nel Borgo di Presicce: Città dell'Olio e degli Ipogei
Il borgo di Presicce, conosciuto come Città dell’Olio e degli Ipogei, è uno dei borghi più affascinanti d’Italia in cui il tempo scorre lento, posto ideale per distendersi lontano dal grigiore della città.
Indice
Tra i posti da visitare in Salento, a pochi minuti dal mare, nell’entroterra del tacco dello stivale, troviamo uno dei Borghi più belli d’Italia in cui si respira il profumo pelle piante d’ulivo e della terra arsa, circondati da bellezze barocche.
Presicce si trova in provincia di Lecce, in Puglia, ed è anche conosciuta come la Città degli Ipogei per i numerosi e caratteristici frantoi – in Salento chiamati trappeti - scavati nella roccia tufacea o nella pietra calcarea semidura conosciuta come leccese.
Origini e leggende di Presicce
Un meraviglioso borgo sito nell’entroterra pugliese, a pochi chilometri dalla costa protetta che va da Gallipoli a Capo Santa Maria di Leuca, circondato da campagne e distese di ulivi millenari. A Presicce gli inverni sono miti e il mese di novembre è dedicato alla raccolta delle olive.
Questa piccola comunità, che conta poco più di 5000 anime, è esempio vivente di archeologia industriale. Difatti i primi trappeti risalgono al XII secolo e questo piccolo paese tinto di avorio ne conta più di una ventina, otto solo nel centro storico.
Ci sono diverse ipotesi sulle origini di Presicce, le più plausibili la fanno risalire all’Alto Medioevo: pare che fosse un luogo ricco di falde acquifere ed essendo tutto il Salento una zona particolarmente arida, gli abitanti di altri casali si spostarono qui in cerca di acqua.
I presiccesi vengono chiamati anche “mascarani” per via di un’antica leggenda tramandata oralmente che vuole l’uccisione del principe durante una festa in maschera. L’agghiacciante legge del diritto di prima notte del sovrano procurava molto odio nei confronti del principe, che venne perciò sparato da un uomo mascherato. Da qui venne attribuito al popolo degli ipogei il nome “mascarani”, appunto mascherati.
Cosa fare e cosa vedere a Presicce
1. Palazzo Ducale e piazza Villani
Facendo una passeggiata in questo posto assolutamente da visitare nel Salento ci addentriamo nel centro storico di Presicce. Protagonista della scena di piazza del Popolo è il Palazzo Ducale, piccola fortezza di origini normanne sottoposta a vari rimaneggiamenti che creano mescolanze di epoche e stili: ad impreziosirla rosoni, fregi e arcate, rinascimentali prima e barocchi poi.
Due cose per cui vale la pena visitare il Palazzo Ducale sono il meraviglioso giardino pensile, risalente al ‘700, adornato con alberi di arance amare, melograni e magnolie e il Museo della Civiltà Contadina, situato all’interno dello stesso palazzo, che ospita oggetti legati al lavoro agricolo e alla vita quotidiana dell’antica tradizione presiccese.
Vicino al Palazzo Ducale merita una visita la barocca piazzetta Villani, dove domina la chiesa Madre di Sant’Andrea davanti alla quale si erge la colonna votiva del santo Patrono, dono dei principi Bartilotti a inizio ‘700.
2. Palazzi signorili, “curti” e ipogei
Ricca di chiese e monumenti, Presicce accoglie numerosi palazzi signorili come Palazzo Villani, Casa Turrita e Palazzo Arditi, imperdibili sono anche “li vecchi curti”, le case a corte. Nel rione Corciuli troviamo la corte più lunga: ha una doppia uscita e sembra un vicolo stretto che si apre su alcuni larghi con pozzo e pila.
Il comune di Presicce, membro dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, ospita i particolari frantoi sotterranei, dove un tempo si lavorava da marzo a ottobre per la produzione di quest’olio dal gusto intenso e generoso, frutto di una spremitura a freddo con il torchio sui “fisculi”, grandi dischi di pietra.
3. Natura e tradizioni
Se avete in programma un viaggio in Salento, ricordatevi di inserire questo incatevole borgo nel vostro itinerario. Anche la campagna che si estende nei dintorni di Presicce merita una visita: le antiche masserie offrono benessere e quiete immersi nella natura, tra mura ricche di arte e storia. Sull’altura della serra di Pozzomauro, troviamo invece una piccola chiesa rurale basiliana con dietro una cripta bizantina.
Novembre è il mese adatto per partecipare alle antiche usanze della festa del Santo Patrono che si tiene ogni anno il 29 e il 30. Tra le tradizioni culinarie di questa festa c’è il pesce fritto e le “pittule” salentine. L’evento dell’estate è invece Presicce in mostra che apre al pubblico le porte dei palazzi signorili, degli ipogei e delle corti, allestendo mostre, performance musicali e degustazioni di piatti salentini.
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