Castello Svevo
Il Castello Normanno-Svevo rappresenta il principale monumento della città. Sorge sul Colle Pancrazio e le sue origini sono ancora incerte: la costruzione si fa risalire al 937 per difesa dalle incursioni saracene. Durante l'anno 1000 fu occupato dagli arabi, divenendo dimora del califfo Saati Cayti. Nel 1132 Ruggero II di Sicilia ne rinforzò le fondamenta e le mura, rendendolo una vera e propria roccaforte normanna. Gravemente danneggiato dal terremoto del 1184, fu ristrutturato nel XIII secolo da Federico II di Svevia. Durante il conflitto angioino-aragonese fu adibito a zecca per la realizzazione di monete, e poi a residenza principesca per Luigi III d'Angiò e Margherita di Savoia. Per tutto il 1500 il Castello rappresentò il fortilizio militare più importante della Calabria settentrionale. Dopo un lungo periodo di decadenza nel corso del ‘600, fu ripreso dai Borboni, che lo adibirono a carcere e, dopo l'Unità d'Italia, passò al Comune di Cosenza. A seguito degli ultimi restauri, il Castello conserva la torre ottagonale di epoca sveva, gli stemmi di età angioina incisi sugli archi, lo scudo aragonese, le segrete e il cortile interno.