Destinazioni - Comune
Occhiobello
Luogo:
Occhiobello (Rovigo)
Occhiobello (Uǧbèl in dialetto ferrarese) è un comune italiano di 11.738 abitanti della provincia di Rovigo, in Veneto, situato a sud-ovest del capoluogo.
Geografia fisica
Il paese è ubicato sulla riva sinistra del Po lungo la Strada Regionale 6 ed il suo territorio comunale è totalmente pianeggiante.
Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa), Ordinanza PCM. 3274 del 20/03/2003
Clima
La stazione meteorologica più vicina è quella di Ferrara. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +1,6 °C; quella del mese più caldo, luglio, è di +24,0 °C.
Le precipitazioni medie annue si aggirano sui 650 mm, distribuite mediamente in 82 giorni, con minimo relativo in inverno e picchi molto moderati in primavera ed autunno.
Classificazione climatica: zona E, 2329 GR/G
Storia
Le origini
La storia del territorio occhiobellese risale a molti secoli fa. Rilevamenti archeologici testimoniano, infatti, che già nella preistoria erano presenti nel territorio occhiobellese prime forme di vita associata localizzate a nord dell'attuale territorio di Occhiobello, nei pressi della località Piacentina.
Nel corso dei millenni il territorio di Occhiobello subì notevoli trasformazioni sia di origine naturale (cataclismi di ogni genere), sia di origine storico-politica in seguito alle continue invasioni di civiltà diverse tra cui i Celti, gli Etruschi, i Galli ecc.
A seconda delle dominazioni anche la struttura politica ed economica subiva cambiamenti; basti pensare che durante la Repubblica Romana, intorno al II secolo a.C., il territorio di Occhiobello era considerato un'importante zona rurale di transito (una rete viaria passava nei pressi dell'attuale Gurzone). Un periodo, invece, oscuro, caratterizzato da distruzioni di beni materiali e sacrifici di vite umane e che interessò tutto il Polesine, iniziò con il regno romano-barbarico di Odoacre. Per una ripresa economica e civile, bisogna aspettare l'anno 754 quando il territorio occhiobellese divenne Patrimonio di San Pietro, divenendo così feudo ecclesiastico con una organizzazione politica strettamente legata al potere temporale della Chiesa.
Il dominio di Ferrara
Il destino storico e culturale era legato al governo ferrarese che, intorno all'anno 1000, affidò ai marchesi de' Contrari, una nobile famiglia di Ferrara, il marchesato del Polesine ferrarese (l'attuale circoscrizione comunale di Occhiobello). Il marchesato era formato da tre località: Le Casette, ossia l'attuale Occhiobello, da Gurzone e da Santa Maria Maddalena ancora unita a Pontelagoscuro fino al 1152. In tale anno, infatti, la rotta di Ficarolo separò i due villaggi, uno sulla sponda destra (Pontelagoscuro) e uno sulla sponda sinistra (Santa Maria Maddalena). Il territorio rimase sotto il dominio estense fino al 1597 quando, morto Alfonso II d'Este senza eredi, tutto il suo ducato passò allo Stato Pontificio. In quel periodo sorsero nuovi centri abitati nelle località "Chiavica" e "Livelli" e prese maggiore importanza Santa Maria Maddalena già luogo di villeggiatura dei duchi d'Este e quindi della nobile famiglia dei Pepoli.
È soprattutto nel 1700, anno in cui "Le Casette" iniziò ad essere chiamata Occhiobello, che Santa Maria Maddalena si ingrandì anche sotto il profilo demografico; crescita favorita dalla sua vicinanza con la città di Ferrara. Il dominio della Santa Sede, durato circa duecento anni, fu bruscamente interrotto dall'invasione napoleonica nel 1797. I Francesi portarono in queste zone le idee della rivoluzione ed una speranza di maggiore libertà, subito però delusa dai fatti: alla spoliazione del territorio si ebbero tasse inique, come quella sul macinato, che causarono delle vere rivolte popolari.
Il dominio austriaco
Nel 1815, dopo il Congresso di Vienna, ai Francesi subentrarono gli Austriaci che portarono ancora più malcontento tra la popolazione soprattutto per l'annessione alla provincia di Rovigo; nei pressi del paese si combatté la battaglia di Occhiobello, episodio della guerra austro-napoletana, in cui il Re di Napoli Gioacchino Murat fu sconfitto dal generale austriaco Johann Maria Philipp Frimont.
Il Regno d'Italia
Nel 1866, con la pace di Vienna, terminò la dominazione austriaca ed il Veneto fu ceduto al Regno d'Italia. Diverse furono le costruzioni in ambito edilizio: comparsa della ferrovia, costruzione del ponte ferroviario in ferro, impianto di pubblica illuminazione ad Occhiobello, ecc. L'incremento economico e sociale fu molto rallentato in seguito alle due guerre mondiali che travolsero l'Italia. L'ultimo conflitto mondiale ha impegnato nella lotta alla Resistenza un elevato numero di vite umane, i centri abitati hanno subito bombardamenti, opere d'arte di grande valore distrutte. A guerra finita riprese la ricostruzione del paese, ricostruzione che subì ancora un altro rallentamento a causa dell'alluvione del Po del 14 novembre 1951.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa di S. Lorenzo (1716-1743)
Chiesa di S. Giovanni Battista
Oratorio Beata Vergine del Rosario (XVIII secolo)
Oratorio di S. Antonio
Oratorio di Sant'Eurosia
Architetture civili
Casa di Carlo Cavriani, carbonaro
Villa Prearo
Ca' Ariosto
Palazzo Pepoli
La Rizza (XVIII secolo)
La Piacentina
Complesso Savonarola
La Colombara (XVI secolo)
Altro
Chiavica (XVI secolo)
Monumento ai caduti (1923)
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2007 a Occhiobello risultano residenti 684 cittadini stranieri. Le nazionalità principali sono:
Albania, 146
Romania, 126
Cina, 74
Marocco, 66
Tunisia, 50
Ucraina, 42
Moldavia, 40
Religione
La maggioranza della popolazione è di religione cristiana cattolica; il comune appartiene al vicariato di Stienta della diocesi di Adria-Rovigo, con tre parrocchie.
L'altra confessione cristiana presente è quella evangelica con una comunità:
Chiesa Evangelica dei Fratelli.
Cultura
Geografia antropica
Frazioni
In base allo statuto comunale di Occhiobello, le frazioni comunali sono:
Gurzone, 126 abitanti, 8 m s.l.m..
Santa Maria Maddalena, 6.966 abitanti, 8 m s.l.m..
Località
Altre località non citate nello statuto comunale:
Baccanazza
Casazza, 22 abitanti, 8 m s.l.m..
Chiavica, 78 abitanti, 7 m s.l.m..
Gurzone sud, 28 abitanti, 7 m s.l.m..
Malcantone, 33 abitanti, 8 m s.l.m..
Pastureria, 41 abitanti, 6 m s.l.m..
Vallice.
Economia
Infrastrutture e trasporti
Strade
I collegamenti stradali che interessano il comune sono:
Autostrada A13, casello di Occhiobello;
Strada statale 16 Adriatica;
Strada regionale 6 Eridania Occidentale.
Ferrovie
La località è servita dalla stazione di Occhiobello, posta sulla linea Bologna-Padova.
Amministrazione
Gemellaggi
Mennecy, Francia.
Renningen, Germania.
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 novembre 2011.
^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 529.
^ Tabella climatica mensile e annuale (TXT) in Archivio climatico DBT, ENEA.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ Dati Istat
^ Diocesi di Adria-Rovigo
^ Statuto comunale di Occhiobello
^ 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni
Bibliografia
AA.VV., Il Veneto paese per paese, Firenze, Bonechi, 2000, ISBN 88-476-0006-5.
Guida turistica del comune di Occhiobello.
Voci correlate
Altri progetti
Commons contiene immagini o altri file su Occhiobello
Collegamenti esterni
Occhiobello in Portale Ufficiale del Turismo della Provincia di Rovigo, http://www.polesineterratraduefiumi.it/pagine/home.php. URL consultato il 9 novembre 2011.