Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani
Eretta tra XII e XIII secolo sotto Guglielmo il Buono, sui resti di un preesistente tempio pagano dedicato a Nettuno, era inserita dentro le mura del Castellammare. Sotto il regno Pietro III si formò una Confraternita della Corona d'Aragona, che si occupava del mantenimento e del decoro della Chiesa. Verso la fine del XV secolo, con la riunificazione di tutti regni sotto un'unica Corona di Spagna, vennero ammessi anche i mercanti catalani, dai quali prese il nome attuale, e l'aggregazione determinò la costruzione di un nuovo altare sotto il titolo di Nostra Signora della Soledad. Il prospetto rivolto verso la Piazzetta Lepanto, in cui è collocato il tardocinquecentesco monumento a Don Giovanni D'Austria di Andrea Calamech, venne demolito dopo il terremoto del 1908. L'architettura fonde magnificamente gli stili bizantino, romanico, arabo e normanno, come appare dalla parte absidale, con transetto sormontato da una cupola cilindrica ad arcate cieche, in un gioco cromatico di geometrie armoniche e vivaci.