L’Aquila e il mistero delle 99 Cannelle
La Fontana delle 99 Cannelle è uno dei simboli dell’Aquila, città che dopo il terremoto del 2009 riemerge dalle macerie e torna a raccontare le sue leggende, tutte legate al numero 99. Tra le città da visitare nel 2018 secondo Skyscanner, scopri L’Aquila con ViaggiArt!
La città dei 99 castelli, 99 chiese, 99 piazze e 99 cannelle
L’Aquila è una città dalle origini leggendarie e la Fontana delle 99 Cannelle rappresenta il volto monumentale della sua fondazione. Attorno alle 99 Cannelle aquilane, infatti, aleggiano misteri e simboli esoterici tali da rendere la fontana uno dei simboli identitari dell’intero capoluogo abruzzese. Restaurata dal FAI, il monumento, come tanti altri in città, è tornato ai suoi fasti, conservando gran parte dei mascheroni originali.
La Fontana delle 99 Cannelle è legata al mito di fondazione della città dell’Aquila. Si narra che nel XIII secolo una “città madre” raggruppò attorno a sé la popolazione di ben 99 castelli, assegnando a ciascuno di essi un borgo e una chiesa (99 chiese) in cui accogliere i cittadini.
Come mai, allora, le famose 99 Cannelle della fontana sono in realtà solo 93? Il motivo è sconosciuto. Quello che è certo è che la fontana, nel suo splendore di pietra bianca e rosa, richiama la composizione stilistica di un altro grandioso simbolo aquilano, la Basilica di Collemaggio, e che i mascheroni che la compongono, tutti diversi tra loro, sono intervallati da formelle vuote e formelle contenenti un rosone: le prime rappresenterebbero le piaghe di Cristo, mentre il rosone, il ciclo della vita, quindi l'eternità.
Tra i mascheroni, di particolare interesse è quello posto sull'angolo destro, raffigurante un uomo con la testa di pesce, riferimento alla leggenda medievale di Colapesce, legata all’imperatore Federico II di Svevia, a cui si vorrebbe attribuire la fondazione della città.
Un ultimo riguarda la sorgente che alimenta la Fontana delle 99 Cannelle. Tenuta volontariamente segreta per evitare che un castello piuttosto che un altro ne rivendicasse la paternità, è da identificarsi, probabilmente, nelle vicinanze della Chiesa di Santa Chiara, sul lato nord-orientale della zona detta “Rivera”. L’Aquila risorge e lentamente torna a volare alto, mostrando cicatrici ma ancora tanta bellezza da scoprire e riscoprire, così come i suoi dintorni, da visitare piacevolmente in un itinerario ViaggiArt!
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