In viaggio ad Alghero, La Piccola Barcellona
Conosciuta anche come "La Piccola Barcellona", Alghero conserva l'uso della lingua catalana, anzi, ne è isola linguistica. Ecco perché fare un viaggio ad Alghero è un po' come fare un viaggio a Barcellona, capitale della Catalogna, pur restando in una delle città più belle della costa sarda, nella Riviera del Corallo. Tra mare, antiche tradizioni ed eccellenze gastronimiche, la vacanza ad Alghero è un'esperienza che lascia il segno.
Indice
Alghero, "La Barceloneta" d'Italia
Perché Alghero è "La Piccola Barcellona"? Perché la città è un'enclave italiana della lingua catalana, vera e propria isola linguistica dove buona parte degli abitanti si esprime in catalano nella variante algherese, riconosciuta lingua minoritaria a livello istituzionale.
Ecco perché fare un viaggio ad Alghero è un po' come essere catapultati al centro di Barcellona, rappresentata sul territorio da una delegazione della Generalitat de Catalunya, il governo regionale della Catalogna.
Proprio come Barcellona, Alghero è una piccola grande capitale cosmopolita, con una forte vocazione turistica internazionale - tra le città italiane più visitate dagli stranieri - che si esprime anche nella presenza di un'importante Scuola per Stranieri di Lingua Italiana.
Alghero è capoluogo della Riviera del Corallo, così chiamata perché nella sua rada trova un habitat ideale la qualità più pregiata di Corallo Rosso del Mediterraneo, che infatti campeggia a buon diritto sullo stemma della città, che di questa preziosa risorsa ha fatto un motore economico, tradizionale e artistico di primaria importanza.
Nel centro storico di Alghero
Il viaggio ad Alghero ci porta in una delle poche città fortificate che ha saputo mantenere intatta gran parte della sua cinta muraria: il primo sistema di fortificazioni risale al XIII secolo ed è di origine genovese; con l'arrivo dei catalani, nel 1354, l'intero sistema difensivo viene restaurato e ampliato.
Lungo le mura si snodano sette torri e tre forti: i bastioni offrono una splendida passeggiata attorno alla città vecchia, congiungendosi col lungomare. A partire da piazza Sulis, passando per la Juharia fino alla Banchina Dogana, si incontrano i bastioni di epoca catalano-aragonese.
Una passeggiata nel centro storico di Alghero rivela tutto il fascino delle diverse dominazioni che si sono succedute in città e sull'isola, ciascuna delle quali ha lasciato traccia del proprio passaggio nelle architetture, nelle opere d'arte e negli stili stratificati tra le vie, impressi sulle facciate dei palazzi e conservati nel caratteristico assetto urbano.
Dalla Cattedrale di Santa Maria, con la torre campanaria esagonale, alla Chiesa di San Michele, dalla variopinta cupola maiolicata, passando per la bellezza gotica, barocca e neoclassica dei palazzi nobiliari, Alghero sprigiona il fascino dei popoli che sono venuti dal mare per restare, andare e tornare, così come vuole il destino dei luoghi di mare aperti alle culture altre.
Il Lungomare Dante è un affaccio sui flutti, dal quale godere bellissimi tramonti incorniciati dalle tipiche abitazioni dei pescatori e dei "corallari" imbiancate a calce o accese di colori diversi.
Un tuffo tra i coralli
Pescato in abbondanza dai "corallari" subacquei che, con la loro attività secolare, rappresentano una delle forze economiche e culturali più importanti della città, il Corallo Rosso di Alghero campeggia al centro dello stemma cittadino con un ramo articolato.
La storia del corallo è la storia di Alghero, raccontata con dovizia di dettagli e splendidi pezzi d'arte esposti nel Museo del Corallo, a sua volta ospitato in una bella villa Liberty: è qui che il mare si racconta attraverso una delle sue più preziose risorse, il Corallium Rubrum.
Il viaggio ad Alghero si trasforma in un viaggio affascinante tra i fondali di questo tratto di Mediterraneo, in un ecosistema marino unico che si sviluppa attorno alla presenza di un pregiatissimo organismo vivente.
Le aree marine e quelle archeologiche
All'Area Marina Protetta "Capo Caccia - Isola Piana" il compito di tutelare l'inestimabile tratto di mare della Riviera del Corallo.
Formazioni imponenti in grado di raggiungere un'altezza di oltre 300 metri a Punta Cristallo; scorci di vera e propria meraviglia, quali la Grotta di Nettuno, accessibile da terra attraverso una scala (Escala del Cabirol) e via mare dalle imbarcazioni che salpano dal porto di Alghero; ricchezza della biodiversità; possibilità di osservare e studiare gli ambienti costieri e praticare escursioni a diversi livelli, questo e molto altro ricade all'interno dell'area e suscita ispirazione per un viaggio ad Alghero.
La Necropoli di Santu Pedru, sul pendio dell'omonima collina, racchiude una decina di tombe del tipo "Domus de Janas" (“Case delle Fate”), scavate nella roccia di trachite rossastra e tufo, che riproducono al loro interno gli stessi elementi architettonici e decorativi delle abitazioni "dei vivi" abbinati ai simbolismi della morte e della rinascita: corna taurine, simbolo di forza, fertilità ed elemento apotropaico; tracce di pittura rosso-ocra, colore del sangue e della rigenerazione.
Gustare Alghero: vino e ricci di mare
Il nostro viaggio ad Alghero non può che concludersi con un assaggio delle eccellenze enogastronomiche di questo territorio generoso, che sa di mare e di terra.
La storia di Alghero si può bere in un calice, purché sprigioni i profumi e le note tipiche dell'Alghero DOC, prodotto principalmente nella storica tenuta Sella & Mosca, in località Piani di Sotgiu, dove è possibile visitare le cantine e l'Ecomuseo interno.
Allestito negli stessi spazi della tenuta, il museo costituisce l'ultima tappa di un ampio itinerario che si snoda nel complesso aziendale tra archeologica, storia e degustazioni.
Cosa abbinare a un Sella & Mosca DOC? I piatti tipici della cucina algherese, connubio perfetto di mare, terra e antiche tradizioni: dalla "copatza de peix", la zuppa di pesce locale con "scarpetta" d'obbligo, alla "paella algherese", sintesi perfetta tra la cucina catalana e quella sarda.
I bogamarì sono i protagonisti assoluti della tavola di Alghero: gli inconfondibili ricci di mare dalla polpa rosso scuro, succulenti e profumati, da mangiare crudi o abbinare alle vongole per una spaghettata indimenticabile.
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