Amalfi e il Paesaggio Rurale Storico: non solo mare!
Amalfi è ufficialmente riconosciuta Paesaggio Rurale Storico. Non solo mare in Costiera Amalfitana e nella splendida città che ne è il capoluogo, né soltanto aperitivi al centro del "salotto buono" vista Duomo o panoramici, al tramonto, ma un intero entroterra da scoprire, tra muretti a secco già Patrimonio UNESCO, limoneti, vigneti e percorsi autentici che raccontano di storie lontane.
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Alla scoperta del Paesaggio Rurale Storico di Amalfi
Entrata ufficialmente nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del Ministero, Amalfi è la prima città della Campania a ricevere il prestigioso riconoscimento che in Italia è stato assegnato solo a 10 località.
Il percorso, certificato tra i più belli e meglio conservati al sud, si snoda lungo i “Limoneti, vigneti e boschi nel territorio del Comune di Amalfi”, ovvero sulle tracce di un paesaggio capace di coniugare, in perfetta armonia, scorci naturalistici di una bellezza che toglie il fiato e interventi antropici che raccontano saperi antichi, quando la mano dell'uomo costruiva, piantava e lasciava tracce amorevoli sui territori.
Questo il senso del riconoscimento di Amalfi Paesaggio Rurale Storico e il punto di partenza per un itinerario di scoperta davvero inedito e alternativo su un territorio noto, in modo limitato, soprattutto per il mare, il glorioso passato di Repubblica Marinara e un centro storico "bomboniera".
Amalfi, la città dei "marinai contadini"
Chi si trova in vacanza ad Amalfi e nella sua incantevole costiera non può non perdersi, anima e corpo, tra i paeseggi, gli scorci e i colori che fotografano come una cartolina d'altri tempi la vera atmosfera mediterranea, sospesa tra il blu del mare e il verde delle coltivazioni e dei boschi tipici.
Lungo i sentieri del Paesaggio Rurale Storico amalfitano, inebriati dal profumo delle limonaie e dei vigneti, incontriamo storie personali che raccontano il territorio e ci consentono di ripercorrere, tappa dopo tappa, il lavoro di una comunità di "marinai contadini":
la loro mano sapiente è impressa nel fianco della montagna, riconoscibile nei tipici terrazzamenti che hanno saputo strapparle suolo coltivabile, disegnando il contorno della città e il suo meraviglioso Paesaggio Rurale Storico.
I “marinai contadini” di Amalfi, oltre ad attraversare il Mediterraneo sulle rotte commerciali, realizzavano a terra i terrazzamenti mettendo in pratica le antiche conoscenze basate sulla costruzione delle macere a secco. Oggi, gli stessi terrazzamenti difendono il suolo come veri e propri baluardi a protezione la città dal dissesto idrogeologico.
Diversi sono i percorsi naturalistici, anche pedonali e ideali per il trekking, che consentono a turisti e visitatori di immergersi totalmente nello splendore antico del Paesaggio Rurale Storico amalfitano, osservandone da vicino il sistema complesso, scolpito nei secoli attraverso pratiche e tecniche agricole caratterizzate anche dalla sostenibilità dell'irrigazione e della concimazione naturale. La scoperta è quella di uno spazio agricolo perfettamente integrato nella trama urbana e nel verde della Riserva Naturale Vallone delle Ferriere.
Amalfi, il Paesaggio Rurale Storico e il circuito dei piccoli musei
Amalfi, tra le mete di villeggiatura più amate, non è solo sinonimo di mare e natura, ma offre una proposta turistica molto variegata, fatta di piccole chicche ancora lontane dal turismo di massa, dunque tutte da scoprire.
Oltre all'imperdibile passeggiata per i vicoli attorno alla piazza del monumentale Duomo di Amalfi, ViaggiArt consiglia di visitare i piccoli musei che raccontano pezzi importanti della storia di questa accogliente città: dal Museo della Carta al Museo della Bussola, infatti, passa gran parte del patrimonio culturale amalfitano.
Il Museo della Carta sorge proprio all'interno dei locali dell'ex-cartiera, trasformata in museo nel 1969 per volere di Nicola Milano, proprietario della stessa ed esponente di una delle famiglie storiche di artigiani legati alla produzione e alla fabbricazione della rinomata carta di Amalfi.
Situato nella Valle dei Mulini, questo museo è una delle tappe obbligate del percorso materiale e naturalistico contestualizzato nel Paesaggio Rurale Storico. Al suo interno sono ospitati i macchinari e le attrezzature impiegati dall'antica cartiera per realizzare il prezioso manufatto. La visita guidata, della durata di 15-20 minuti circa, include anche la possibilità di assistere dal vivo alla realizzazione di un foglio di carta di Amalfi.
Un altro pezzo importante della storia di Amalfi è narrato dal Museo della Bussola e del Ducato Marinaro, ospitato all'interno dell'Arsenale.
È qui che si documenta e si racconta in modo suggestivo la straordinaria storia della Repubblica Marinara di Amalfi. Dall’evoluzione degli strumenti di orientamento nautico, tra i quali proprio la bussola che rivoluzionò le tecniche di navigazione aprendo la via dell’oceano verso il Nuovo Mondo, alle opere e ai cimeli che rappresentano fondamentali tappe storiche:
le Pandette di Giustiniano, trafugate dai Pisani nel saccheggio di Amalfi del 1135 e presentate nella riproduzione anastatica del 1910; la Tabula de Amalpha, codice del diritto della navigazione nel Mediterraneo; le Consuetudines Civitatis Amalphiae del 1274; il Tarì, la moneta amalfitana che ebbe corso in molti Paesi del Mediterraneo.
Ulteriori strumenti in grado di raccontare l'evoluzione di questo paesaggio storico e antropico si ritrovano nell'apparato di sculture di epoca romana e medievale, nelle antiche pergamene, nei codici e nei manoscritti, accanto a tanti ritratti dei personaggi che, nel tempo, hanno letteralmente contribuito a costruire il mito di Amalfi.
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