Complesso Monumentale di San Domenico
La Chiesa fu costruita tra il 1441 e il 1468 per volere della famiglia Sanseverino. La sua facciata presenta ancora elementi della costruzione originale, come il rosone e l'arco che incorniciano il portale d'ingresso, in stile gotico. All'interno sono evidenti decorazioni ascrivibili al tardo barocco, come gli stucchi, la volta a botte e la cupola. Il coro è una sopravvivenza del periodo medievale. Le opere d'arte presenti sono prevalentemente settecentesche: le Sante dipinte da Granata e l'altare maggiore marmoreo, accanto al quale si trova l'accesso alla sacrestia. Delle due cappelle rinascimentali all'ingresso, quella di destra, "Cappella del Rosario", mostra una copertura lignea dipinta e, accanto, l'altare cinquecentesco della Madonna della Febbre, opera di Giovanni da Nola. Alla sinistra della chiesa si trova l’antico convento con annesso il chiostro il quale rappresenta un esempio architettonico estremamente raffinato, che sottolinea il passaggio dalle tipologie gotiche alle prime forme rinascimentali. Nel 1588 ospitò il filoso Tommaso Campanella attirato a Cosenza dal pensiero e dall'opera di Bernardino Telesio. Il complesso monastico fu nel recente passato utilizzato come sede militare, poi acquistato dal Comune di Cosenza attualmente ospita gli uffici culturali ed è sede di eventi.