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Cerano d'Intelvi

Luogo: Cerano d'Intelvi (Como)
Cerano d'Intelvi (Sceràn in dialetto comasco, pronuncia fonetica IPA: /ʧeˈraŋ/), è un comune italiano della provincia di Como in Lombardia. Paese Cerano si trova al centro della bassa valle d'Intelvi alla destra del torrente Telo, ramo che si getta nel Lario ad Argegno. È adagiato a circa 700 metri di altitudine sulle falde del monte San Zeno, che spicca dalla parte verso il Lario per la sua forma conica in mezzo alla Valle, con l'Oratorio di San Zeno sulla cima del monte (consacrato nel 1215 e recentemente restaurato). Nel primo trentennio del XII secolo il paese fu coinvolto nelle lotte fra Como e Milano, divenne feudo dei Camozzi nel secolo seguente e nel 1416 passò sotto la Signoria dei Rusconi di Como. Nel Cinquecento le sue terre furono occupate da Gian Giacomo de' Medici come tutta la valle d'Intelvi, nel 1583 fu feudo dei Marliani. Il paese conserva ancora fra le case portali medioevali e la Corte Cometti con il suo porticato romanico e i graffiti seicenteschi. Fa parte della Comunità Montana Lario Intelvese. Frazioni di Cerano: Giuslino, Rifugio, Prabello, Veglio Chiese La Parrocchiale di San Tommaso è di origine romanica come il campanile chiamato Torre di Teodolinda con lesene angolari e cordonature di archetti e dentelli ai piani. Si vuole costruita sui ruderi di un castello altomedioevale della regina, la cui corona gemmata appare nello stemma comunale. La navata conserva affreschi e tele di epoca barocca, una Crocifissione ad olio attribuita a Vincenzo Civerchio, stucchi dell'intelvese Diego Carloni e paliotti in scagliola. La chiesa dei Santi Quirico e Giulitta nella frazione di Veglio è un'imponente edificio che s'innalza su una piccola altura fuori dal centro abitato. La chiesa ha linee barocche sia all'esterno che nella decorazion interna delle cappelle. La navata è ornata da un altare in stucchi della scuola di Diego Carloni e da una tela attribuita a Giulio Quaglio. Nascosta dietro la prima cappella laterale a destra è possibile ammirare quel che resta della chiesa medievale della primitiva abside romanica del XII secolo con lesene arricchite da semicolonne, finestrelle a doppi strombatura e coronameno di archetti e dentelli. Sulle sue pareti si possono ammirare i più antichi affreschi della valle del XIV secolo raffiguranti scene della Passione di Cristo. La chiesa di San Zeno fu eretta nel XII secolo sulla cima del monte omonimo per sciogliere un voto fatto nel momento del pericolo, da un gruppo di maestri comacini che, tornando alla loro valle da Verona dove lavoravano alla Basilica di San Zeno, furono sorpresi da una burrasca sul lago. Colpita da un fulmine a metà degli anni '50 del XX secolo che ne distrusse il campanile e parte del tetto, la chiesa è rimasta allo stato di rudere per molti anni. Grazie al lavoro di un comitato, il "Comitato pro San Zeno - Una chiesa per il III millennio", la chiesa è stata nuovamente ricostruita e restituita al culto nell'anno 2000; da segnalare che sulla finestra della facciata principale della chiesa è stata posizionata una nuova campana, denominata "campana dei giovani", benedetta in piazza San Pietro il giorno 27 maggio 1998 da Giovanni Paolo II. Nel mese di luglio 2013 sono iniziati i lavori per la ricostruzione dell'eremo adiacente alla chiesa. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Amministrazione Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 191. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
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