Castelsardo
Arroccato su un promontorio che si affaccia sul Golfo dell’Asinara, sorge Castelsardo, annoverato tra i “Borghi più belli d’Italia”.
Il borgo ha una storia antichissima: sono stati trovati dei reperti risalenti all’età nuragica, ma la cittadina per come si presenta oggi risale all’anno Mille e fu fondata dalla famiglia genovese Doria.
Sul punto più alto del promontorio si erge il Castello, arrivato ai giorni nostri ben conservato con il suo camminamento di ronda medievale (ancora percorribile) e i Bastioni di Manganella, dove si trova la bella area verde dei Giardini del Castello. All’interno della fortezza ha sede il Museo dell’Intreccio Mediterraneo (MIM), dedicato all’arte artigianale dell’intreccio, tradizione viva ancora oggi; oltre all’esposizione di manufatti tradizionali del borgo e della Sardegna sono conservati anche manufatti intrecciati provenienti da altre regioni mediterranee.
A pochi passi dal Castello si trova anche il Museo delle Origini Genovesi.
La Cattedrale di Sant’Antonio Abate è il luogo di culto più importante; fu edificata nel XVI secolo a picco sul mare, seguendo uno stile che è un misto tra gotico catalano e classicismo rinascimentale. La facciata è realizzata in trachite scura e la cupola del campanile è decorata con maioliche colorate; al suo interno custodisce un organo settecentesco e ospita il Museo Diocesano, o Museo Maestro di Castelsardo, sviluppato all’interno della cripta sotterranea.
Molto particolare è la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, una chiesa medievale che manca di una vera e propria facciata, presenta una navata unica realizzata in pietra e trachite, con tanti dettagli appartenenti a diversi stili, dal gotico al rinascimentale; al suo interno custodisce una statua lignea di ginepro del XIII secolo: il Cristo Nero.
Un’altro simbolo di Castelsardo è senza dubbio la roccia dell’elefante, che dista circa quattro chilometri dall’abitato; la sua forma inconfondibile è stata scolpita dal vento.