Monastero di San Giovanni Theristìs
Nella Vallata dello Stilaro visse e operò, nel IX secolo, San Giovanni Theristis. Dopo la sua morte, i suoi luoghi e il suo aghiasma (fonte sacra) divennero meta di pellegrinaggio, dando origine, nell'XI secolo, a un Monastero bizantino che, nel successivo periodo normanno, si affermò come uno dei più importanti monasteri basiliani del Sud d'Italia, mantenendo splendore e ricchezza fino al XV secolo. I suoi monaci erano dotti e possedevano una vasta biblioteca. Nel Seicento, a causa dei numerosi episodi di brigantaggio, i monaci decisero di abbandonare definitivamente il sito e trasferirsi nel più grande Convento di San Giovanni Theristis Fuori le Mura, a Stilo, dove furono traslate anche le reliquie del Santo. All'inizio dell'800, in seguito alle leggi napoleoniche, l'edificio divenne proprietà del comune di Bivongi. Nel 1990 cominciarono i lavori di ristrutturazione, e nel 1994 cominciarono a vivervi stabilmente i primi monaci athoniti (provenienti dal Monte Athos). Nel 2008 il Comune di Bivongi, ha concesso l'uso del Monastero alla Chiesa Ortodossa Rumena, a cusa della mancata custodia da parte dei greci. La Basilica costituisce una chiara testimonianza di fusione tra lo stile architettonico bizantino a quello latino: elementi normanni si notano all'intero, nei quattro pilastri angolari chiusi dagli archi che sorreggono la cupola; mentre, lo stile bizantino è evidente nella muratura esterna. Tracce di affreschi riportano la raffigura San Giovanni Theristis. L'interno si presenta nuovamente ricco di icone, pitture, affreschi e ammirevoli arredi sacri, come l'iconostasi e lo splendido lampadario in oro nella navata centrale.