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Weekend ad Aieta, tra i borghi più belli della Calabria

Scritto da Eliana Iorfida, 22/01/20

Il borgo di Aieta nel Parco Nazionale del Pollino, è tra "I Borghi più Belli d'Italia" e certamente uno dei borghi più belli della Calabria al quale dedicare un weekend. 

Il borgo di Aieta sorge in posizione collinare, a 524 metri sul livello del mare, in provincia di Cosenza, dominato dal Palazzo Baronale, uno dei rari esempi di architettura rinascimentale in Calabria e simbolo indiscusso del borgo.

Scopriamo insieme cosa rende Aieta uno de "I Borghi più Belli d'Italia" e quali sono i luoghi da visitare durante una visita a questo piccolo gioiello del Pollino.

Cosa vedere ad Aieta

Citata nei documenti storici come Asty Aetou, ossia "Città dell'aquila" (dal greco αετός, "aquila"), l'abitato di Aieta risale alla dominazione bizantina, con probabile riferimento alla posizione dominante in cima al colle e alla presenza dell'aquila, raffigurata anche nello stemma del paese.

Come tutti i borghi medievali calabresi, anche quello di Aieta, tra i borghi più belli della Calabria, accoglie i suoi visitatori in un centro storico raccolto, nel quale spiccano i palazzi storici tra le casette e i vicoli.

Tra i colori dominanti del bianco delle facciate a calce e il rosso dei tetti, il piccolo centro storico si stringe intorno al suo simbolo: Palazzo Martirano, eretto nel XVI secolo, ampliato dai marchesi Cosentino e poi venduto agli Spinelli, uno dei pochi esempi dello stile rinascimentale applicato all’edilizia civile in Calabria.

I tre piani su cui si dispone ospitano il corpo di guardia, la cappella, l’ufficio del marchese, le sale di ricevimento e di musica, le cucine e la dispensa; oltre ai sotterranei con le cantine, le cisterne dell’acqua e la prigione. In occasione di recenti restauri, alcuni ambienti hanno rivelato la presenza di vaste porzioni affrescate. Dichiarato "Mmonumento Nazionale" nel 1913, il palazzo è oggi di proprietà comunale.

Tra gli edifici religiosi, spicca la Chiesa Matrice di Santa Maria della Visitazione, realizzata nel XVI secolo, su impianto di età normanna.

L’interno, a croce latina con tre navate, è ricco di affreschi, dipinti su tavola e notevoli opere d'arte che destano grande interesse sia negli esperti che nei semplici visitatori: la pala d’altare cinquecentesca; un crocefisso in legno di artigianato meridionale; l’icona della Madre di Consolazione; la croce d’argento della seconda metà del Cinquecento; la Madonna del Carmine di Dick Hendricksz (1544-1618), artista fiammingo che ebbe grande influenza sulla cultura pittorica dell’Italia meridionale e le due pale d’altare di Fabrizio Santafede. Notevole anche l’organo Bossi-Prezioso di scuola napoletana (1673).

Del Convento dei Padri Minori Osservanti di San Francesco d’Assisi, abbattuto intorno al 1950, resta solo la Chiesa di San Francesco, oggetto di un recente recupero. Tante le cappelle minori da visitare; i magnifici portali in pietra da ammirare, lavorati dagli scalpellini locali tra Sette e Ottocento, disseminati tra le viuzze del centro storico.

Il borgo di Aieta lega la sua storia anche a un'importante tradizione tessile, che merita di essere approfondita durante un weekend in uno dei borghi più belli della Calabria.

Le macchine per la lavorazione della lana, frutto dell'Inghilterra settecentesca e della sua Rivoluzione Industriale, giunsero ad Aieta e nell'Italia meridionale attorno ai primi del Novecento. Alcune di esse erano manuali, altre funzionavano mediante pulegge a motore.

Benché di queste non sia rimasta traccia, la tradizione del tessile e del ricamo si perpetua ad Aieta grazie all’Associazione culturale "I Fili del Rinascimento" e alla Casa degli Antichi Mestieri, in grado di valorizzare i gesti esperti delle ricamatrici che ripropongono i pezzi del passato destinati ai corredi matrimoniali e all'abbigliamento tradizionale. 

Cosa fare ad Aieta

Un weekend ad Aieta è anche l'occasione giusta per godere delle attività all'aperto che è possibile praticare nel contesto naturalistico del Parco Nazionale del Pollino.

Gli appassionati di equitazione possono cimentarsi in questa attività presso l’agriturismo Terre Rosse di Massadita, ottimo punto di partenza per una passeggiata a cavallo per raggiungere le vette del Massiccio del Pollino.

Consigliata l'escursione all’area archeologica di Monte Calimaro, dove vi aspetta una grotta all’interno della quale scoprire i resti dell'antico insediamento di Aieta Vetere.

Numerosi i passaggi secolari battuti da pastori, contadini, boscaioli e carbonai, immersi tra i boschi di cerri e faggi dove è possibile imbattersi nel tipico Giglio Rosso.

Gli amanti della prossimità mare-montagna apprezzeranno sicuramente la strada panoramica che collega il borgo di Aieta ai centri costieri di Praia a Mare e Diamante.

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Immagine descrittiva - CC BY-SA Di Velvet - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=27593683 c
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