Vacanze a Santa Maria di Leuca: la Porta per il Paradiso
La Porta del Paradiso. Un gioiello bagnato da due mari. Un luogo unico e suggestivo, carico di cultura e tradizioni
Indice
Santa Maria di Leuca, tra turismo e cultura
Descrivere minuziosamente e in ogni sfaccettatura lo splendore di Santa Maria di Leuca sarebbe quasi un’impresa. Richiederebbe ore e ore di lavoro, la scrittura di righe su righe di testo, foto, video e ascolto dei racconti degli abitanti del luogo. E richiederebbe anche la raccolta delle impressioni dei turisti o dei visitatori di che l'hanno visigtata.
Ma una breve visita virtuale no, quella si può fare - forse - anche in un approfondimento come quello che vi apprestata a leggere: uno speciale che basterà – vista la bellezza e la cultura che trasuda il posto – a farvi innamorare subito di un luogo che, per ragioni che vedremo tra poco, viene etichettato come “la Porta per il Paradiso”...
Santa Maria di Leuca
Santa Maria di Leuca, frazione di circa mille e duecento abitanti, si trova nel Comune di Castrignano del Capo, in provincia di Lecce.
È il centro abitato più a sud dell’intera provincia, uno degli estremi lembi di quello che viene chiamato "il tacco d’Italia": un posto ad alta vocazione turistica che, ogni estate, diventa ritrovo e crocevia per migliaia e migliaia di vacanzieri provenienti da tutto il mondo.
Da qui è facile raggiungere Gallipoli, Torre Vado, Otranto, Lecce... Ed è anche il posto ideale per trascorrere qualche giorno di tranquillità in un magico Paradiso diviso tra due mari.
Leuca, tra i due mari
A Punta Mèliso – la zona che racchiude parte della Marina di Leuca – viene posto, in base a una convenzione nautica, il confine fra la costa adriatica e quella ionica: una linea di demarcazione immaginaria fra le acque del Mar Adriatico e quelle del Mar Ionio. Un tracciato però che, al di là delle convenzioni, è spesso anche ben visibile: un lungo solco, ben distinguibile e quasi sicuramente dato dall’incontro tra più correnti (provenienti dal Golfo di Taranto e dal Canale d’Otranto), appare non di rado sulla superficie dell’acqua e suggerisce alla fantasia popolare il confine tra due mari.
Il nome Santa Maria di Leuca
Il nome “Leuca” viene dal greco λευκός (leukós), ovvero “bianco”. Secondo il geografo e storico ellenico Strabone, originariamente il promontorio su cui sorge la frazione era denominato τα Λευκά (le Bianche), a causa, probabilmente, delle splendide rocce bianche perpendicolari sul mare.
Leuca e la Porta per il Paradiso
Santa Maria di Leuca, e in particolare la basilica minore di Santa Maria de Finibus Terrae, è legata alla figura di San Pietro. Fu lui, secondo la tradizione, a cristianizzare un tempio pagano dedicato a alla dea Minerva.
Proveniente dalla Palestina e diretto a Roma, l’Apostolo iniziò la sua opera di evangelizzazione convertendo al Cristianesimo la popolazione locale. Un atto celebrato dalla colonna corinzia del 1694 eretta sul piazzale della Basilica e recentemente ristrutturata.
Posta su un promontorio, la chiesa diventò successivamente uno dei principali centri di pellegrinaggio dell’età antica e medievale.
A Leuca, la devozione per la Madonna di Leuca ha origine nel 365 d.C., quando, il 13 aprile, i pescatori vengono miracolati e salvati da una forte burrasca.
La scalinata di Santa Maria di Leuca
Uno dei simboli di Santa Maria di Lueca è la scalinata di ben 296 gradini che collega la Basilica di Santa Maria de Finibus Terrae al porto sottostante e fa da cornice alla monumentale cascata dell’Acquedotto Pugliese.
Le ville ottocentesche di Leuca
Costruite secondo svariati stili, le ville ottocentesche sono una delle più note attrazioni di Leuca. Verso la fine del diciannovesimo secolo se ne contavano oltre 40. Oggi, molte sono in disuso o appaiono profondamente trasformate. Per la maggior parte la causa è da additare alla Seconda guerra mondiale, durante la quale diverse furono depredate degli elementi decorativi, mentre altre furono requisite e utilizzate per l’accoglienza agli sfollati. Altre ancora subirono gravi danni per poi essere ristrutturate.
La Torre dell’Omomorto a Leuca
La Torre dell’Omomorto si trova sul Lungomare Cristoforo Colombo. Risale al XVI secolo e fu fatta costruire dal conte di Alessano Andrea Gonzaga. Viene comunemente contrassegnata come torre “a martello”, ma con una peculiarità: al posto della cannoneria ha una porta. Si chiama così per via di alcune ossa umane ritrovate al suo interno.
Il faro di Leuca
Situato sulla Punta Meliso, fu progettato da Achille Rossi su commissione del Genio civile e fu attivato il 6 settembre del 1866. Alto quasi 50 metri, è a 102 metri sul livello del mare ed emette tre fasci di luce che sono visibili, in particolari condizioni meteorologiche, a oltre 40 chilometri.
Riproduzione riservata © Copyright Altrama Italia