Cosa visitare a Trani, la Perla dell'Adriatico
Conosciuta anche come la "Perla dell'Adriatico", la città di Trani è famosa per la sua Cattedrale romanica, affaccia direttamente sul mare tra le "Meraviglie Italiane", per la produzione della particolare Pietra di Trani, e per il vino Moscato. Seguiteci alla scoperta di una delle Città d'Arte più importanti del Romanico pugliese!
Indice
La Perla dell'Adriatico in 4 tappe
Tra le Città d'Arte della Puglia che splendono della preziosa pietra locale, il candido tufo calcareo delle Murge noto appunto come "Pietra di Trani", questa affascinante località turistica riesce ad abbinare come poche i monumenti che hanno fatto la storia del Romanico pugliese alla bellezza di un mare cristallino, sulla superficie del quale le stesse architetture del centro storico di Trani si riflettono a pelo d'acqua.
Vi state chiedendo cosa visitare a Trani? Ecco i 4 "must" da non perdere nella Perla dell'Adriatico!
1. La Cattedrale di Trani
Partiamo da qui, da uno degli esempi più rappresentativi e originali del Romanico pugliese: la Cattedrale di Trani.
Dedicata a San Nicola Pellegrino, risale al tempo della dominazione normanna ed è interamente costruita in Pietra di Trani, il tufo estratto dalle cave della città, il cui colore roseo chiarissimo sfuma nel bianco.
La bellezza della cattedrale si riverbera direttamente sulla superficie del mare, creando un effetto molto suggestivo, soprattutto all'alba e al tramonto.
2. Il Castello Svevo di Trani
Il Castello di Trani, edificato nel 1233, è uno dei castelli federiciani in Puglia e si caratterizza per la sua posizione strategica, su un unico banco roccioso.
Pare che nel Castello Svevo di Trani fu imprigionata la coraggiosa contessa di Caserta, Siffridina, consuocera di Federico II che, per sua espressa volontà, fu mantenuta a pane e acqua e morì nel marzo del 1279.
3. La Giudecca di Trani: Sinagoga e Museo Ebraico
La presenza della cospicua comunità ebraica di Trani, per lungo tempo il maggiore insediamento dell'Italia meridionale, contribuì storicamente alla prosperità della città, già importante porto strategico e base di partenza per le Crociate in Terrasanta.
Gli ebrei si erano stabiliti nel quartiere della Giudecca di Trani, nella parte orientale del borgo antico: non a caso, la via che lo raggiunge è denominata Via Cambio, in memoria dei banchi di cambio della comunità. All'epoca il quartiere ebraico di Trani ospitava quattro sinagoghe, delle quali oggi si conserva la Sinagoga Grande, divenuta però Chiesa di S. Anna e Museo Ebraico, e la Scolanova.
4. Le enoteche del centro storico: il Moscato di Trani
Una passeggiata tra le vie medievali del centro storico di Trani rivela un'altra eccellenza della Perla dell'Adriatico: le numerose enoteche e degusterie che consentono di assaggiare il pregiato vino Moscato di Trani. Si tratta di una vera e propria "sorsata" di storia cittadina:
Intorno all'anno Mille, i veneziani firmarono un accordo con la "Dogana di Trane" per il commercio del prelibato Moscato, la cui esportazione era stata fortemente limitata dal conte di Trani, Roberto d'Angiò. Nel '500, il celebre viaggiatore Fra' Leandro Alberti, cita la bontà del Moscato di Trani nella sua monumentale opera "Descrittione" (dell'Italia), definendolo "tanto eccellente ch'è cosa molto delicata da gustare".
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