Cosa Rende vivo un borgo
Rende, il “Borgo dei Musei”, centro storico di assetto medievale che svetta sul colle panoramico della leggendaria Arintha, alle porte di Cosenza, dopo averci stupiti per la straordinaria concentrazione di opere d’arte – dal MAON al Museo d’Arte Contemporanea Bilotti – oggi ci incanta con l’ennesima magia…
Passeggiando con ViaggiArt per le strade e i vicoli di Rende, tra edifici storici, chiese e l’imponente Castello Normanno veniamo improvvisamente rapiti da un suono dolce, che sembra provenire da un’altra dimensione e invece riecheggia proprio dalle sale di Palazzo Vitali, sede del Museo Civico.
È la voce del liuto che il Maestro Emilio Natalizio, musicista e artigiano delle sette note, ha appena finito di lucidare e accordare. Ammaliati come bambini sulla scia del “pifferaio magico” entriamo a osservare da vicino i gesti sicuri delle sue mani che donano al legno la forma sinuosa del violino.
Com’è nata la sua passione per la liuteria e in che modo oggi, dal centro storico di Rende, ha deciso di tramandarla ai giovani per farne altrettanti maestri liutai, Emilio lo racconta in questa bella intervista rilasciata a Rosanna Angiulli per AAJtv.
Non facciamo in tempo a salutare la liuteria e il fascino di un’arte…
«…i cui segreti appartengono solo al silenzio di chi lavora fino all’alba»
per citare il Maestro, che la nostra attenzione è già rivolta all’insolito viavai che anima un altro spazio di questo importante edificio nel cuore di Rende.
Stavolta ci viene incontro un gruppo di giovani festosi in abiti eleganti, con mazzi di fiori rossi e corone d’alloro in testa. Sembrano appena usciti da una seduta di laurea… e infatti scopriamo che da qualche tempo il centro storico di Rende, in accordo con l’Unical, si è offerto quale cornice di pregio per ospitare la proclamazione dei laureati calabresi.
Lasciamo il “Borgo dei Musei” con la sensazione che ogni gesto, in questo luogo, sembra voler proiettare l’antico verso il nuovo scommettendo sull’arte, la cultura, l’artigianato e la bellezza.
Eliana Iorfida
PhCrdeits: ViaggiArt