Destinazioni - Comune

Gambara

Luogo: Gambara (Brescia)
Gambara (Gambara in dialetto bresciano) è un comune italiano di 4 750 abitanti posto all'estremo sud della provincia di Brescia, in Lombardia. Il comunale territorio confina con i comuni di Gottolengo e di Fiesse appartenenti alla provincia di Brescia, Ostiano e Volongo, appartenenti alla provincia di Cremona. Gambara è principalmente un centro agricolo, ma ultimamente esso è divenuto anche un moderno luogo industriale, con diverse fabbriche. Geografia fisica Il suo territorio è delimitato dai fiumi Mella e Chiese, tributari del vicino fiume Oglio nato a Ponte di Legno in Valle Camonica dall'unione di due torrenti il Frigidolfo e il Narcanello; il paese sorge sul lato destro del fiume Gambara. Storia Le lande della Bassa Bresciana sono inquadrabili in età storica come zona di occupazione dei Cenomani. La cultura di questo popolo nasce dalla mescolanza di guerrieri, provenienti dall'Europa centro-orientale che si vanno a sovrapporre a gruppi indoeuropei dalla tarda età del Bronzo. Da quest'ultima evoluzione, all'inizio della tarda età del Ferro (XI a.C.), nasce appunto la cultura di Hallstatt nell'Europa centrale alla quale farà seguito nella seconda età del Ferro (VI-I a.C.) la cultura di La Tène della quale faranno parte i Celti. Il territorio di Gambara fu intensamente abitato fin dall'epoca romana, come testimoniano numerosi ritrovamenti archeologici. Nel X secolo queste terre appartenevano all'abbazia che aveva sede nel vicino comune di Leno, i monaci benedettini della Badia ne bonificarono le terre ricoperte da fitte paludi, rendendo coltivabili le zone attorno al paese. Nel 1154 il paese venne ceduto al vescovato di Brescia. Più tardi, attorno al 1240 transitò qui l'imperatore Federico II, diretto contro la vicina città di Cremona, dalla quale Gambara dista 25 chilometri. Poi, il comune, passò sotto il controllo dei nobili Gambara, e divenne teatro di combattimenti e di conquiste, come avvenne nel 1516, periodo nel quale si scontrarono veneziani e francesi contro Massimiliano d'Asburgo. Entrata a far parte dei possessi della repubblica di Venezia insieme a tutto il Bresciano, Gambara divenne sede di vicariato. Terminata la Seconda guerra mondiale, il paese da sempre fedele alle antiche arti agricole venne investito dalla rivoluzione industriale e fu così che ai vecchi mestieri tradizionalmente agricoli iniziarono ad affiancarsi attività industriali. Monumenti e luoghi d'interesse L'imponente chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo fu costruita nel 1595. Segue lo stile barocco: è composta da una facciata a due ordini, ornati da lesene di particolare pregio; ai lati della finestra e del portale si trovano due nicchie che custodiscono al loro interno due dipinti di grande valore. Un'altra piccola meraviglia gambarese è la chiesa della Madonna della Neve, edificio fondato nel 1504 conserva al suo interno varie opere d'arte. Altri edifici di un certo rilievo sono la chiesa del Suffragio, e il Castello, situato accanto alla chiesa della Madonna della Neve, le cui origini risalgono al XIV-XV secolo. Noto è pure Palazzo Mazzarani, costruito nel XVI secolo dall'omonima famiglia, un tempo stirpe di facoltosi commercianti e in seguito spostatasi nel milanese. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Cultura Eventi 17 gennaio: Falò di San Antonio. 1ª domenica di primavera: Fiera di San Giuseppe. 4 maggio: Festa patronale di San Gottardo. 5 agosto: Madonna della neve. Geografia antropica Nel territorio è presente un'unica frazione, Corvione, oltre a diversi cascinali. Corvione La frazione di Corvione, è divenuta famosa per l'arco tardo settecentesco e per l'aristocratico palazzo della famiglia Gambara, sempre dello stesso stile architettonico. L'antica origine di Corvione è testimoniata e legata al ritrovamento di una lapide, dietro la quale è stata costruita un'antica leggenda, secondo la quale alcuni sacerdoti romani avrebbero seppellito, al disotto di un tempio, un tesoro, costituito da una capra d'oro e da molte monete. Il tesoro non è mai stato trovato, ma oggi la capra d'oro così come l'arco settecentesco, sono ormai divenuti il simbolo di Corvione. Amministrazione Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2013. ^ Toponimi in dialetto bresciano ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ Statuto comunale di Gambara (PDF). URL consultato il 16 febbraio 2011. ^ Partito Democratico - Sezione di Gambara Bibliografia Gabriele Archetti e Angelo Baronio (a cura di), La corte del mito, Gambara, Fondazione Civiltà Bresciana, 2009, ISBN 978-88-559-0012-6. Voci correlate Veronica Gambara Gambara (fiume) Gambara (regina) Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Gambara
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