Chiesa del Carmine o Madonna del Carmelo (già di San Francesco d'Assisi)
Fu eretta fuori le mura nella seconda metà del '200. Dal punto di vista artistico la chiesa si colloca, nel suo originario sistema costruttivo, tra i pochi tesori monumentali della Calabria. Si ammira il portale ogivale con tre colonne gotiche, il cui arco contrasta con quello a tutto sesto che occupa la parte superiore della facciata, sovrastato da un rosone. La navata, coperta da capriate a vista, rispecchia lo spirito gotico nella verticalità dello spazio. Vicino all'ingresso si trova la cappella di S. Antonio da Padova, manieristicamente rimaneggiata con arco e cornicioni, coperta da cupola a pigna; sul lato opposto, prossima al presbiterio, quella dell'Immacolata, che evidenzia sovrapposizioni di stili diversi. Ma il vero pregio artistico della chiesa è costituito dalle cappellette mediane, ai cui angoli si notano tracce di antichi costoloni che sostenevano le volte a crociera, sorrette da quattro capitelli. Nel 1806 la chiesa fu adibita a ricovero delle truppe napoleoniche, nel 1842 fu un cimitero provvisorio e solo nel 1908 fu consacrata al culto del Carmelo. L'annesso convento andò completamente distrutto.
*Tratto da un testo di Franco Del Buono.