Musei gratis a Firenze in onore della “Principessa saggia”
Il 18 febbraio 1743 moriva a Firenze Anna Maria Luisa de’ Medici e con lei si estingueva la gloriosa dinastia che fece del capoluogo toscano uno dei gioielli d’arte più importanti al mondo. Nella ricorrenza, il 18 febbraio di ogni anno, Firenze apre gratuitamente al pubblico le porte dei suoi musei civici e organizza una serie di importanti iniziative (l’elenco completo qui). Oggi ViaggiArt vi accompagna in un tour che omaggia i Medici e la loro ultima grande Elettrice Palatina.
Il nostro tributo alla “Principessa saggia”, che seppe imporsi sullo scenario internazionale dell’epoca quale figura politica e morale di altissima levatura – a lei si deve, infatti, il provvedimento che nel 1737 designò Firenze “Città d’Arte”, mettendo in salvo l’immenso patrimonio mediceo dalla dispersione – parte proprio dal luogo in cui viene scenicamente rievocata la stipula del “Patto di Famiglia”: la Galleria Palatina. È qui che una perfetta Anna Maria Luisa, vestita di tutto punto in abiti d’epoca, si appresta a siglare la storica cessione dei beni ai Lorena, a condizione che:
“di quello che è per ornamento dello Stato, per utilità del pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri, non ne sarà nulla trasportato e levato fuori dalla Capitale e dallo Stato del Gran Ducato”.
Grazie a quel “Patto” la Galleria degli Uffizi, i Musei di Palazzo Pitti, le Cappelle Medicee, la Biblioteca Medicea Laurenziana, il Museo Galileo e gli altri luoghi legati alla dinastia medicea conservano ancora intatti i loro inestimabili tesori.
Nel 2013, in occasione del 270° anniversario della scomparsa di Anna Maria Luisa, le Poste italiane hanno emesso uno speciale francobollo commemorativo con la riproduzione del suo celebre ritratto ad opera di Antonio Franchi (1689-91), oggi conservato a Palazzo Pitti.
Grazie alla donazione di Fiorenza Bartolozzi la statua in gesso dell’Elettrice, realizzata dallo scultore Ivo Barbaresi per il concorso del dopoguerra, è stata installata nello scalone Poccianti di Palazzo Pitti. Conclusa felicemente anche la ricerca e la ricomposizione delle sue spoglie nel sepolcro delle Cappelle Medicee, iniziativa promossa dall’Università di Firenze e dai Reiss-Engelhorn-Museen di Mannheim.
Il “Patto” sancito da Anna Maria Luisa de’ Medici rappresenta il primo e più ampio provvedimento grazie al quale un patrimonio culturale creato nei secoli viene “fissato” nelle sedi in cui è esposto e custodito come parte inscindibile dell’identità di uno Stato. Mai come in questi giorni, all’indomani dell’istituzione dei “Caschi Blu della Cultura” in difesa del patrimonio culturale mondiale, con l’Italia protagonista assoluta, il provvedimento della “Principessa saggia” riafferma un messaggio universale e attualissimo.
Eliana Iorfida