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Esterzili

Luogo: Esterzili (Cagliari)
Esterzili (Istersili o Stersili in sardo) è un comune italiano di 743 abitanti della provincia di Cagliari, nella regione storica della Barbagia di Seulo, in Sardegna. Il comune fa parte della XIII Comunità Montana Sarcidano-Barbagia di Seulo. Esterzili è uno dei 13 comuni precedentemente nella provincia di Nuoro che sono passati alla provincia di Cagliari a seguito della definitiva approvazione delle legge regionale n. 9 del 12 luglio 2001 e delle relativa revisione dei confini amministrativi. Geografia fisica Territorio L'abitato sorge ai piedi del Monte Santa Vittoria (1212 m s.l.m.), che si erge al termine del crinale montuoso che lo collega alla zona di Arcuerì, nel territorio di Seui. Proprio per questa conformazione geografica, dalla sommità di questo rilievo è possibile ammirare uno dei più suggestivi panorami del territorio che domina l'intero Campidano, il Sarrabus-Gerrei, il Sarcidano, l'Oristanese, sino al restante Gennargentu e ai mari dell'Ogliastra: un autentico belvedere sulla parte centro meridionale dell'isola. Storia Già nella preistoria venne riconosciuta l'importanza di questa posizione geografica, sono infatti numerosi e di grande rilevanza i ritrovamenti archeologici intorno a quest’area: ben settantasette siti sono stati censiti nel suo territorio: templi, tombe dei giganti, domus de janas, nuraghi, bronzetti sardi. La maggior parte di essi allo stato attuale risulta fortemente danneggiata, ma altri si presentano ancora perfettamente integri e di ottima fattura. La struttura più importante, in questo senso, è l'edificio megalitico detto Domu 'e Urxia. All'epoca romana risale la cosiddetta Tavola di Esterzili, una lastra in bronzo recante un'iscrizione in latino che descrive una diatriba fra due popolazioni dimoranti nel territorio in quel periodo, i Patulcenses Campani e i Gallilensi. Monumenti e luoghi di interesse Chiese Le chiese di questo comune appartengono al vicariato Foraneo o Forania di Seui, e sono le seguenti: S. Antonio da Padova, chiesa campestre posta su un colle all'estremità nord-occidentale del paese, alle pendici del Monte Taccu. La chiesetta, situata all'interno di un ampio e verde cortile, risale al XVII secolo. L'edificio religioso si presenta a forma di pianta a croce, perché dalla navata centrale si aggiungono i due bracci del transetto. Nella modesta facciata, il semplice portone ligneo, è sovrastato da una bella statua del santo, posto sopra una piccola mensola. Nella parte centrale del prospetto è posto un piccolo campanile a vela con luce ogivale e una campana. S. Michele o S. Michele Arcangelo, è stata la vecchia chiesa parrocchiale e si trova, in zona periferica, nella parte settentrionale del paese. La chiesa, dedicata al santo patrono di Esterzili ed edificata nel XV secolo in stile gotico-aragonese, si trova nella parte bassa del paese. Presenta una sola navata su cui si affacciano le piccole cappelle laterali, delimitate da archi a sesto acuto. La semplice e raffinata facciata ospita un portone intarsiato racchiuso in arco sesto acuto, sormontato da un grande rosone con cornice modanata. La parte alta del prospetto, ornato da una cornice aggettante, è scandita da merli dentati. Sul lato destro della chiesa è posto un campanile a vela con due luci ogivali. Fino ad alcuni decenni fa il sagrato veniva utilizzato come cimitero. S. Caterina, fuori dal paese, in direzione verso la strada per Escalaplano, si trova in località Cea de Bidda questa vecchia chiesa campestre, probabilmente edificio religioso di un antico villaggio scomparso. S. Ignazio da Laconi, chiesa parrocchiale, posta al centro del paese, dalle linee architettoniche recenti, eretta tra gli anni sessanta e '70, e inaugurata nel 1972, con campanile terminato nel 1997. La chiesa si presenta a navata unica con volta sorretta da trabeazioni a vista. All'interno, nel presbiterio, spicca una pregevole pala d'altare di grandi dimensioni raffigurante il Cristo crocefisso, opera realizzata nel 1995 dall'artista Angelo Pilloni. Di interesse artistico è la statua della Madonna del Rosario, opera del XVII secolo, e il gruppo scultoreo raffigurante Sant'Anna con la Madonna, databile al XVIII secolo. S. Sebastiano, chiesa campestre, realizzata probabilmente nel '600, che si trova nell'omonimo parco ed è posta su un colle all'estremità sud-occidentale del paese. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Cultura Il 12 agosto di ogni anno si svolge nel paese un'interessante manifestazione chiamata sagra de su Frigadòri e de is Cocoèddas, prodotti tipici del paese. Is Cocoèddas sono costituite da un ripieno prevalentemente di patate, avvolte in una pasta fresca chiusa in modo particolare, vengono fritte nell'olio e si possono consumare sia calde che fredde. Su Frigadòri è una sorta di pane di cipolle cotto al forno servibile ugualmente freddo o caldo. Durante la manifestazione vengono distribuite anche is Cocòis Prènas le quali sono costituite da un ripieno prevalentemente a base di patate, avvolto in una pasta chiusa in modo particolare, il tutto viene cotto al forno facendo in modo che il ripieno resti morbido e l'esterno croccante come il pane. Si tratta di una manifestazione di tipo folkloristico a carattere locale, che prevede esibizioni musicali e di danza caratteristiche della Sardegna. Galleria fotografica Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 261. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Bibliografia Fernando Pilia, Esterzili Un paese e la sua memoria, Aldo Trois, 1986. Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X. Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. Collegamenti esterni Sito Istituzionale del Comune di Esterzili La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna Sito Amatoriale su Esterzili Domu e' Urxia Esterzili: museo archeologico a cielo aperto Esterzili: Il tempio magico de sa Domu ’e Urxìa
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