C’era una volta l’industria borbonica di Mongiana
Quando si parla della Calabria, viene quasi spontaneo pensare al sole, alle spiagge bianche, al mare, ai magici tramonti del Tirreno. Ma, ho scoperto, che non è solo questo. Questa terra, infatti, possiede il fascino del paesaggio costiero e, quello di un entroterra incontaminato, caratterizzato da incantevoli boschi.
Su suggerimento di mio padre, che conosce quasi alla perfezione il territorio calabrese, parto da Catanzaro, per raggiungere un chiaro esempio di borgo montano, Mongiana, un piccolo paese della provincia di Vibo Valentia, a 921 metri sul livello del mare e popolata da poco più di 800 abitanti.
Qui, tra i boschi di conifere, era attivo uno dei più importanti centri siderurgici dell’intera Nazione, con operanti ben 3 fabbriche d’armi, 29 ferriere e 2 fonderie, dove veniva trattata la limonite, un minerale da cui si ricava il ferro, estratta dalle locali miniere costruite sui monti circostanti. Questo era considerato il più grande bacino minerario del mezzogiorno italiano.
Fondato nel 1770 – 71 da parte della dinastia dei Borbone di Napoli, il Polo siderurgico di Mongiana faceva parte del complesso industriale del Regno delle Due Sicilie e, nel 1860 dava lavoro a circa 1.500 operai ed era sicuramente il centro dell’economia calabrese.
Parlare di “villaggio siderurgico” in questa zona sembra quasi irreale, ma i documenti e i ritrovamenti attuali, fortunatamente sopravvissuti al vano tentativo di cancellare ogni traccia della sua esistenza ci danno un’importante testimonianza. Mongiana, Ferdinandea e Stilo, infatti, costituivano il triangolo industriale italiano, naturalmente prima che l’unificazione del nostro Paese spostasse il baricentro verso il Nord Italia.
Le Reali ferriere ed Officine di Mongiana, furono travolte dal processo di unificazione politica della penisola italiana e, messe in secondo piano da parte del governo sabaudo, iniziarono un rapido declino, fino a chiudere definitivamente l’attività nel 1881.
Passeggiando in questo piccolo villaggio montano, immerso tra i fitti boschi delle Serre Vibonesi, sul colle Cima, alle falde del Monte Pecoraro, resto del tutto affascinata dalle residenze degli operai, degli artigiani e dei militari, impegnati nell’attività produttiva delle Regie Ferriere ed Officine volute da Ferdinando IV di Borbone.
In una zona ricca di acqua, tra maestosi boschi, Mongiana è un forte punto di richiamo turistico, grazie anche al parco della forestale di Villa Vittoria, dove vengono allevati il daino e il capriolo. Questo luogo è la meta ideale per chi vuole trascorrere una vacanza a stretto contatto con la natura incontaminata di questa regione, dalle mille sorprese.
Mariana Mariggiò
Ph Pasquale Rullo