Collecchio, cosa vedere tra storia e gastronomia
Collecchio è un borgo ricco di storia, arte e tradizione in provincia di Parma. Sorge sulla riva del Taro e il suo territorio è riferimento per la produzione storica del pomodoro e della pasta, prodotti ai quali Collecchio dedica due musei da visitare assolutamente.
Collecchio, cosa vedere nel suo ricco territorio comunale e nei dintorni, attraversando le pianure e le colline della provincia di Parma, tra il Parco Rgionale dei Boschi di Carrega e Sala Baganza.
La corte di Collecchio risale all'VIII secolo, sorta per volere della casata di Ingo, nobile franco che la pose a controllo del vicino guado sul fiume Taro, lungo la Via Francigena.
In seguito alla conquista napoleonica, la storia di Collecchio si legò a quella dei possedimenti benedettini del Monastero di San Paolo. Dopo il 1855 le terre furono lottizzate e la corte fu acquistata dalla famiglia Montagna, che ne dedicò gran parte alla coltivazione di pomodori e costruì in adiacenza una fabbrica di conserva e un moderno caseificio con annesso allevamento di suini.
Cosa visitare a Collecchio e dintorni
La visita a Collecchio non può che partire dalla tenuta dell'antica fabbrica di pomodoro e conserve.
Il grande edificio, collocato in posizione pianeggiante sulla sponda destra del fiume, si estende attorno a due cortili e include la Chiesa di San Nicomede.
Rivestita in parte in laterizio e in parte in pietra, la struttura, frutto di numerose modifiche e ampliamenti nei secoli, è composta in gran parte da fabbricati nati con funzioni agricole, recuperati durante l'ultimo restauro. La strada d'accesso conduce al primo cortile a nord, chiuso da un muro e preceduto dall'ala adibita a ristorante; a sud la casa colonica ospita il "Laboratorio storico", dedicato alla memoria della Resistenza, e la Sala del Borgo, uno spazio convegni da 36 posti a sedere.
Di fronte è collocato l'ingresso all'antica corte benedettina, posto alla base del torrione.
Al piano terreno dell'ala est, accanto alla torre d'ingresso, si trova l'antica stalla, caratterizzata dalla presenza dell'elegante colonnato in marmo rosa, che oggi ospita il museo "Sotto il segno dell'Acqua": percorso espositivo dedicato al Parco Fluviale Regionale del Taro che, attraverso una serie di vetrine, mostra alcuni modelli di terreni alluvionali e degli animali che li popolano, in particolare aironi, oltre a otto microambienti contenenti i principali insetti presenti nell'area e vari erbari.
Al primo piano dell'ala est si trova invece l'antico granaio, oggi Museo del Grano, con una sala auditorium da 99 posti a sedere.
Da non perdere, i due Musei del Cibo, ovvero il Museo del Pomodoro e il Museo della Pasta: il primo, suddiviso in sette sezioni dedicate alla storia del processo di lavorazione del solanum lycopersicum, il pregiato pomodoro locale di Collecchio e dintorni; il secondo, suddiviso in sei sezioni, dedicate al grano e alla storia del processo di produzione della pasta.
Cosa visitare a Collecchio e dintorni oltre a questa storica tenuta? Un altro museo caratteristico della storia e delle produzioni del territorio è il Museo "Ettore Guastelli", che espone collezioni di oggetti di uso quotidiano utilizzati dalle famiglie contadine del parmense fino agli inizi del XX secolo.
Come raggiungere Collecchio
Raggiungere Collecchio è molto semplice: la città è attraversata da nord-est a sud-ovest dalla strada statale 62 della Cisa e dalla linea ferroviaria che serve il paese grazie alla stazione posta a margine del centro.
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