Cattedrale di Santa Maria la Nova (Duomo)
Nel 1570 fu posata la prima pietra, ma i lavori si conclusero nel 1622. Dal 1718 al 1720 vi lavorò il pittore fiammingo Guglielmo Borremansche, che affrescò la volta e la navata centrale, e dipinse la pala dell'altare maggiore con l'Immacolata Concezione. I lavori per il prospetto e l'innalzamento del campanile sinistro iniziarono nel 1782 e si conclusero con la costruzione del campanile destro nel 1856. Nel 1922 iniziarono i lavori di ampliamento che, dopo l'interruzione della Seconda Guerra Mondiale, furono completati nel 1946. La Cattedrale presenta un'ampia facciata scandita da lesene e affiancate da due campanili. L'interno, a croce latina, è diviso in tre navate sostenute da quattordici arcate, ciascuna dedicata a un personaggio dell'Antico Testamento. Nella seconda cappella di destra si segnala la presenza di una statua lignea dell'Immacolata del 1760, con panneggi in lamina d'argento. Nella cappella situata accanto a quella maggiore trovano posto le rappresentazioni dell'Arcangelo Michele (patrono della città), un simulacro in legno di Stefano Li Volsi, e le sculture marmoree degli Arcangeli Gabriele e Raffaele realizzate da Vincenzo Vitaliano. Sull'altare maggiore si può ammirare la grande pala che raffigura l'Immacolata tra Santi, del Borremans. Infine, un prezioso organo intagliato e decorato, la Madonna del Carmelo, di Filippo Paladini, e un Crocifisso attribuito a fra' Umile da Petralia.