Biblioteca Comunale Scarabelli
Fondata nel 1862 e ospitata nei locali dell'ex Convento dei Gesuiti, prende il nome dal filologo Luciano Scarabelli, che fece cospicue donazioni di preziosi volumi. La Biblioteca vanta un patrimonio di 142.166 volumi e 281 manoscritti (anno 2013). Possiede inoltre una collezione di opere storiche costituenti il Fondo Antico, tra le quali 11 incunaboli di argomenti filosofici e religiosi del 1476-1496, due pergamene e più di mille preziose cinquecentine. Insieme ad altri volumi acquistati da privati, si aggiunsero quelli personali del direttore, Calogero Manasia e dello scultore Michele Tripisciano. Tra le donazioni più recenti vanno ricordate per importanza quelle di Giovanni Mulè Bertòlo, storiografo della città. Di particolare pregio e importanza fu l'apporto dei libri provenienti dal Convento dei Cappuccini. Il corpus più prezioso è certamente quello delle cinquecentine. Inoltre, particolarmente famosa e importante è la Bibbia Poliglotta di Waltonfu, stampata a Londra tra il 1654 e il 1657 in sei volumi. L'opera di Brian Wolton, vescovo studioso orientalista, è scritta in latino, greco, arabo, caldeo, ebraico, etiope, persiano, samaritano e siriaco. Ad essa sono correlati due volumi del dizionario in sette lingue di Edmond Castell, con relative grammatiche, detto Lexicon Heptaglotton (1686). All'interno della Biblioteca pregevoli opere d'arte e una raccolta di busti di personaggi illustri.