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Ururi

Luogo: Ururi (Campobasso)
Ururi (Rùri in arbëreshë) è un piccolo comune italiano di 2.496 abitanti della provincia di Campobasso, in Molise, situato su una piccola collina posta a 310 m s.l.m. con 31,4 km² e distante circa 60,4 chilometri dal capoluogo di regione Campobasso. Gli abitanti sono di cultura e lingua arbëreshë, ovverosia greco-albanesi, insieme a Campomarino, Portocannone e Montecilfone, tutte in provincia di Campobasso. Il rito bizantino-greco, tipico simbolo di fede cristiana ed identificazione degli arbëreshë, fu soppressa dopo secoli di resistenza e vani tentativi per preservarla. Storia Nel suo feudo sorgeva un Casale denominato "Aurora" ma non è dato conoscere il luogo preciso in cui sorgevano sia il monastero dei frati benedettini sia il Casale. Nello studio dei documenti antichi, si ritrova una indubbia continuità, tra il "casale Aurora" e il successivo agglomerato abitato di Ururi alla cui denominazione si giunse per gradi dopo alcuni secoli, con una evidente sovrapposizione della nuova denominazione all’antica. Non vi sono resti di opere murarie che possano indicare in qualche modo il luogo della esistenza antica del monastero e del Casale ma è da supporre che essi sorgessero nella parte più alta dell’attuale abitato di Ururi. Dunque è da supporre che il luogo fosse proprio là ove oggi è il centro storico del paese, tanto più che il monastero era dedicato a Santa Maria così come la vecchia Chiesa parrocchiale che sorge appunto nel luogo più alto del paese. Documenti dell’epoca accennano alla presenza nel Casale Aurora, oltre che del monastero, anche di laici, verosimilmente stabilitisi a ridosso del monastero, i quali coltivavano i terreni circostanti. Esisteva dunque un sia pur modesto agglomerato, dedito al lavoro dei campi, e forse in unione con gli stessi monaci. Nel mese di gennaio del 1075, il feudatario normanno Roberto, conte di Loritello, dichiarava di avere un monastero costruito in tenimento di Larino, nel luogo chiamato Aurora e, con atto per notaio Azzo, donava il tutto alla chiesa Larinese di Maria Vergine e Madre di Dio, per l’anima sua e dei suoi parenti. Seguono, nell’atto, le maledizioni per chiunque in avvenire tentasse di sottrarre la donazione alla Chiesa. L’atto è firmato da Guglielmo Vescovo, dal Giudice Falco, da un tale Maraldo Trimarco mentre il donante feudatario conte di Loritello vi appone il segno di croce degli illetterati (segno dei tempi nei quali la spada valeva più della penna). Con detta donazione il Vescovo di Larino a sua volta succedeva nel feudo Aurora divenendone il feudatario. Nei secoli successivi il feudo Aurora e la donazione del conte di Loritello riappaiono in atti e documenti vari. Solo poco prima del 1500 in qualche documento appare per il Casale Aurora anche la denominazione di "Ruri" e talvolta di "Urure". Il fatto stesso della promiscuità di denominazione fa pensare che quello è il periodo in cui la nuova denominazione si stava affermando sicché il Casale viene indicato tuttora con il nome Aurora, ma sono in uso anche le nuove denominazioni. A quella data (poco prima del 1500), gli albanesi si erano già stabiliti nel Casale e può quindi darsi che siano stati proprio i nuovi abitanti a dare la nuova denominazione, o per assonanza (Aurora-Urure) o addirittura derivando dalla vecchia denominazione quella più consona alla lingua albanese nella quale ancora oggi, la denominazione è "Rur - Ruri". Taluno, specie in sede locale, sospetta che la nuova denominazione "Rur, -Ruri" possa derivare o dal latino "urere" (bruciare) o dall’albanese "uri" (tizzone) con chiaro riferimento ad un incendio che avrebbe distrutto il paese. Non sembra tuttavia possibile richiamarsi a tali denominazioni sia perché si ha notizia di tali eventi in epoca anteriore all'anno 1500 e sia perché tali derivazioni non si spiegherebbero in un ambiente culturalmente povero. Evoluzione demografica Abitanti censiti Etnie e minoranze straniere Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 148 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Albania 99 3,49% Romania 44 1,55% Festa patronale Santo Legno della croce: il 3 maggio a Ururi si svolge la carrese, una caratteristica corsa basso molisana con carri trainati da buoi che percorrono un tragitto di circa 4 km. Attualmente competono 3 carri: I Giovanotti (bianco-giallo-rossi), Fedayn (giallo-verdi) e i Giovani (bianco-celesti). Nell'anno 2013 i Giovanotti hanno vinto, seguiti dai Fedayn. Sport La squadra di calcio del paese di Ururi, l'Aurora Ururi, fu fondata nel 1924 e da 2 anni è fuori dalle competizoioni dopo aver disputato un triennio di rilievo in Eccellenza, massimo campionato regionale. L'Ururi C.5, attualmente unica società calcistica del paese, ha vinto, nell'annata 2012/13, il campionato di seconda categoria, è divenuta vice-campione molisana con la Juniores ed è stata sconfitta ai play-off del campionato di serie C2 di calcio a 5. La società dell'Ururi c5 sta tuttora disputando un ottimo campionato in prima categoria. Galleria fotografica Commons contiene immagini o altri file su Ururi Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Collegamenti esterni Jemi - Il portale degli Arbëreshë Sito ufficiale del comune di Ururi/Bashkia i Rùrisë Ururi, Galleria fotografica anni 70 Albergo Ururi
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