Destinazioni - Comune

Premia

Luogo: Premia (Verbano-Cusio-Ossola)
Premia (così anche in piemontese e in dialetto ossolano) è un comune italiano di 583 abitanti facente parte della Provincia del Verbano Cusio Ossola. Si trova in Valle Antigorio, una delle diramazioni della Val d'Ossola, lungo la via che conduce in Val Formazza. Storia Il toponimo "Premia" potrebbe trarre le sue origini dalla base latina "proedium" ovvero fondo rustico, podere. Una tradizione sostiene che anticamente una frazione denominata "Premia" sorgesse tra Pioda e Rozzaro, ove attualmente è ubicato il campo sportivo di calcio, e fosse stata seppellita da una frana. Questa località, dove tra l'altro vennero rinvenute delle tombe databili all'età augustea ed un mulino a mano di epoca preromana, è ancora chiamata "Prem". La frazione venne poi ricostruita più a nord ove è l'attuale capoluogo del Comune. Come molti altri comuni montani, Premia ha subito uno spopolamento che dal 1921 ad oggi ha visto più che dimezzare la popolazione residente. Il 6 dicembre 1907 un premiese perse la vita nella più grave sciagura mineraria mai avvenuta negli Stati Uniti d'America, verificatasi a Monongah, nella Virginia Occidentale. Monumenti e luoghi d'interesse L'Oratorio e i resti dell'Ospizio di San Bernardo, fondato nel secolo XIII dai feudatari De Rodis famiglia nobile locale. L’Oratorio di San Bernardo sorge lungo l’antica via commerciale che attraverso il Passo del Gries metteva in comunicazione, la Val d’Ossola con la Svizzera. L'Ospizio era considerato un luogo di assistenza ai viandanti e di sosta abituale di mercanti diretti al Gries. All’Oratorio furono apportate due modifiche: la prima nel 1598 che furono aperte le finestre di fianco al presbiterio per dare più luce e la seconda nel 1700 quando fu abbattuto l’abside. Sul retro dell’edificio si notano i resti di un affresco del 1400. Chiesa Parrocchiale dedicata a San Michele a tre navate, sorta nella prima metà del Seicento sulla pianta di una cappella gentilizia eretta nel 1250 dal feudatario Guido II De Rodis, l’altare maggiore è in legno scolpito e dorato, pregevoli gli affreschi del presbiterio raffiguranti membri della famiglia De Rodis e la tela cinquecentesca con S.Antonio Abate, S.Sebastiano e S.Rocco. La Chiesa sorge in posizione elevata sul paese e vi si accede attraverso una gradinata. Santuario di Don Lorenzo Dresco a Crego, costruzione lineare ed arricchito da un bellissimo peristilio a 48 colonne quadrate di pietra lavorata è stato costruito con le proprie mani dal “prete scalpellino” tra il 1852 e il 1878, egli venne poi venerato come Santo. Gli altari sono dedicati alla Vergine Immacolata, alla Madonna dei Sette Dolori e alla Madonna del Carmine. Torre Medioevale in località Cristo. La Torre è costruita in pietra locale ed era di quattro piani, la fortificazione era necessaria per segnalare il pericolo dei nemici e fu richiesta dal Ducato di Milano insieme alle altre numerose strutture aventi lo stesso scopo presenti in zona. Il luogo di erezione della torre è particolarmente favorevole e permetteva di vedere i traffici che passavano dalla frazione di Uriezzo. La Ghiacciaia una costruzione muraria cilindrica, necessaria ai tempi per la conservazione del cibo. La ghiacciaia è unica in valle, ed è di particolare bellezza architettonica, il tetto è a volta e i muri sono spessi circa un metro, la profondità è di 8,45 metri. La neve veniva compattata e gettata nella ghiacciaia per mantener freddo il luogo anche durante il periodo estivo. Villaggio alpino di Salecchio, colonia Walser come Agaro ed Ausone particolare per la sua singolare architettura delle costruzioni basata su legno e pietra locale. La fondazione del villaggio avvenne nel XIII secolo ed era diviso in quattro frazioni: Salecchio Superiore, Salecchio Inferiore, Case Francoli e Morando. Particolarità degli abitanti del villaggio era quelli di volersi sposare solo tra genti Walser quindi essi potevano trovare moglie o marito solo ad Agaro o a Formazza. Erano quasi tutti contadini. A Salecchio Inferiore sorge la Chiesa di Maria Assunta che venne istituita nel 1727 con il cimitero intorno. A Solecchio si possono ancora ammirare oltre alle tipiche abitazioni in legno scuro, anche i forni per la cottura del pane, la scuola e la segheria. La palestra di roccia "Balma Fregia", una delle più belle della provincia del verbano Cusio Ossola, attrezzata e con molteplici gradi di difficoltà. Il Museo Mineralogico che contiene 3.333 pezzi della raccolta Don Giovanni Bonomo, ed esemplari di pregio di altri collezionisti della zona. Tra i minerali presenti alcuni splendidi esemplari di asbecasite, cafarsite, chernovite, agardite, gasparite, cervandonite, fetiasite e titanite. Aree naturali Nella località di Uriezzo si posso visitare i suggestivi e antichissimi Orridi, insenature scavate dall'erosione delle acque di fusione dei ghiacciai della Valle Antigorio in ere remote. Gli orridi visitabili sono tre, denominati Orrido Sud (il più spettacolare, profondo oltre 20 metri), Orrido Nord-Est, e Orrido Ovest. La peculiarità degli Orridi consiste nel fatto che il torrente che li ha modellati ora non percorre più queste strette incisioni, pertanto è possibile percorrerli a piedi. L’Orrido Nord-Est, in alcuni punti molto stretto, è lungo circa 100 metri e profondo una decina; quello Ovest è formato da due tratti distinti mentre quello Sud, detto “Tomba d’Uriezzo”, è lungo 150 metri e si può raggiungere da tre direzioni: da un sentiero che parte dalla località Verampio, raggiungibile dopo Crodo sulla destra o dalla Chiesa Monumentale di Baceno seguendo la mulattiera che scende fino alla frazione; da un sentiero che parte dalla statale prima di Pioda e scende verso Uriezzo. Per il terzo itinerario si percorre la strada che inizia sotto Premia e prosegue, in direzione Crego-Uriezzo, nella gola di Balmafredda, dove la valle si restringe tra due imponenti bastioni rocciosi, sino a raggiungere il caratteristico oratorio di Santa Lucia. L’Orrido è formato dalle incredibili sinuosità di quattro grandiose marmitte di origine fluvio-glaciale. Le terme La presenza di una sorgente di acqua calda nel Comune di Premia, è documentata da una bolla di Papa Paolo IV del 1556. Tale documento, delimitando i confini della costituenda parrocchia di San Rocco di Premia, ne identificava il confine a sud con il "rivo dell'acqua calda". Miglior confine non poteva essere individuato, stante la presenza di un'inconsueta zona a canneto e dei vapori che si sprigionavano durante i periodi più freddi. Nel corso dei sondaggi per la progettazione di un impianto idroelettrico venne intercettato il percorso sotterraneo dell'acqua e portata in superficie se ne analizzarono le caratteristiche fisico - chimiche. L'acqua è batteriologicamente pura, sgorga ad una temperatura di 42,5 °C, ha un PH di 7,67 ed ha un residuo fisso a 180 °C di 1414 mg/l ed è classificata come "acqua ipertermale, solfato calcica e ricca di minerali". L'Acqua ipertermale Calda di Premia è un'acqua solfato calcica che trova particolari indicazioni nella patologia flogistica cronica delle prime vie aeree sia per l'azione fluidificante sulle secrezioni, sia per l'aumento dell'attività ciliare e detergente delle mucose. La sperimentazione condotta con l'acqua calda di Cadarese ha dimostrato l'efficacia della terapia inalatoria con quest'acqua solfato calcica nelle patologie prese in esame che è risultata equiparabile a quella di Tabiano. Inoltre l'Acqua Calda è idonea all'impiego termale mediante metodiche balneo e fangoterapiche. La sua composizione chimica ne indica l'utilizzo a scopo terapeutico e riabilitativo in patologie di pertinenza reumatologica, ortopedica, traumatologica e dermatologica. Studi clinici hanno dimostrato la reale efficacia di queste acque nelle patologie degenerative, infiammatorie e traumatiche dell'apparato osteo-artro-muscolare. A livello cutaneo le azioni specifiche sono legate all'attività cheratoplastica (eczemi, processi umidi, piaghe torpide) e che si rivelano particolarmente utili nella psoriasi e nelle patologie discheratosiche in generale. Evoluzione demografica Abitanti censiti Economia Negli ultimi anni il comune sta sviluppando una vocazione turistica grazie alla realizzazione di un moderno impianto termale che sfrutta le proprietà di una sorgente naturale di acqua calda. La sorgente sgorga nelle vicinanze della località Longia. Il complesso termale è stato aperto il giorno 1º agosto 2008. All'interno del comune si trovano numerosi siti per la coltivazione/escavazione della pietra naturale Serizzo, utilizzabile per numerose applicazioni (edilizia, arredo, ornamenti, ecc.). Venne fondata nel 1808 da Don Giovanni Bartolomeo Toietti, parroco del paese, l'antica fabbrica della ceramica di Premia che funzionò sino al 1862. Si producevano dapprima stoviglie per uso comune, poi manufatti di maggior pregio decorati finemente. Cultura Manifestazioni e feste folkloristiche Nel mese di febbraio: festa della Candelora Loc. Salecchio Inferiore Il 1º maggio: festa Salecchio Superiore La seconda domenica di giugno: Corpus Domini a Crego La prima domenica di luglio: Festa all'Alpe Vova con S.Messa all'Oratorio di S.Antonio L'ultimo fine settimana di luglio: Festa campestre in Loc. Pattinaggio di Premia L'ultimo sabato di luglio: Festa all'Oratorio San Bernardo Rozzaro Fine luglio / Inizio agosto: Uno sguardo sulla Valle concerto musicale agli Orridi di Uriezzo 14-15-16 agosto: Festa del Corpo Musicale di San Rocco 15 agosto: Festa al villaggio Walser di Salecchio Inferiore 16 agosto: Festa patronale a Crego e a San Rocco La prima domenica di settembre: Festa a Cadarese Fine settembre: Caratteristica manifestazione "Tempo di Migrar" transumanza di pecore La seconda domenica di ottobre: Festa patronale di Premia Amministrazione Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ al 31/12/2009, fonte sito istituzionale http://www.comune.premia.vb.it/ComScheda.asp ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Immagine descrittiva - c
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