Luogo - Edificio storico
Castello Pignatelli
Luogo:
Via Principe Pignatelli, 1, Monteroduni (Isernia)
Il castello, di origini longobarde, domina con le sue belle torri merlate la piana del Volturno sulla strada Isernia - Venafro.
In passato la fortezza ha costituito un importante ruolo come punto chiave di entrata nel “Contado del Molise” come posto di vedetta sulla via latina.
Un primo nucleo insediativo, nei luoghi dove oggi sorge l’attuale castello, si fa risalire all’epoca sannita.
Le origini del castello-fortezza invece risalgono al periodo longobardo, quando la popolazione fu costretta ad arroccarsi per fronteggiare le violente incursioni saracene.
Fu con la dominazione normanna però che il castello, per esigenze prettamente militari, venne ampliato rispetto alla struttura originaria longobarda e rafforzato con l’innalzamento di mura di cinta, che includevano anche alcune abitazioni.
Nel 1193 l’intero paese pagò caro il suo schieramento contro l’imperatore Enrico VI a favore del normanno Tancredi. Il capitano tedesco Moscaincervello, ai servizi dell’imperatore, assediò il castello che fu incendiato e raso al suolo.
Nel 1266, durante Carlo I d’Angiò, il feudo di Monteroduni fu assegnato a Eustachio d’Ardicourt e successivamente ai d’Evoli.
Il castello oggi si presenta a forma di trapezio ed è costruito in parte sui resti di un'antica torre fortificata di origine normanna. Il feudo è passato nelle mani di diverse famiglie, fino ad arrivare ai d'Afflitto che apportarono diversi ed importanti miglioramenti al complesso: furono costruiti dei torrioni con mura molto spesse ed attrezzate per ospitare le armi da difesa; il balcone all'ingresso, e soprattutto le cortine merlate, che donano allo stesso uno stile rinascimentale molto apprezzato.
Nel 1668 il castello passa ai Pignatelli, che lo trasformarono in vera e propria residenza signorile, e ne sono rimasti proprietari fino al 1990, quando è passato al Comune di Monteroduni
In passato la fortezza ha costituito un importante ruolo come punto chiave di entrata nel “Contado del Molise” come posto di vedetta sulla via latina.
Un primo nucleo insediativo, nei luoghi dove oggi sorge l’attuale castello, si fa risalire all’epoca sannita.
Le origini del castello-fortezza invece risalgono al periodo longobardo, quando la popolazione fu costretta ad arroccarsi per fronteggiare le violente incursioni saracene.
Fu con la dominazione normanna però che il castello, per esigenze prettamente militari, venne ampliato rispetto alla struttura originaria longobarda e rafforzato con l’innalzamento di mura di cinta, che includevano anche alcune abitazioni.
Nel 1193 l’intero paese pagò caro il suo schieramento contro l’imperatore Enrico VI a favore del normanno Tancredi. Il capitano tedesco Moscaincervello, ai servizi dell’imperatore, assediò il castello che fu incendiato e raso al suolo.
Nel 1266, durante Carlo I d’Angiò, il feudo di Monteroduni fu assegnato a Eustachio d’Ardicourt e successivamente ai d’Evoli.
Il castello oggi si presenta a forma di trapezio ed è costruito in parte sui resti di un'antica torre fortificata di origine normanna. Il feudo è passato nelle mani di diverse famiglie, fino ad arrivare ai d'Afflitto che apportarono diversi ed importanti miglioramenti al complesso: furono costruiti dei torrioni con mura molto spesse ed attrezzate per ospitare le armi da difesa; il balcone all'ingresso, e soprattutto le cortine merlate, che donano allo stesso uno stile rinascimentale molto apprezzato.
Nel 1668 il castello passa ai Pignatelli, che lo trasformarono in vera e propria residenza signorile, e ne sono rimasti proprietari fino al 1990, quando è passato al Comune di Monteroduni