Naviglio Grande
Il Naviglio Grande è un canale navigabile che si sviluppa per una lunghezza di 50 Km e termina nella darsena di Porta Ticinese a Milano. Si tratta della prima opera del genere realizzata in Europa, una delle grandi infrastrutture di ingegneria altomedievale. Fu costruito costruzione a scopo difensivo e irriguo nel 1152, da Guglielmo da Guintellino e, inizialmente, non era navigabile. Lo divenne nel 1272, quando terminarono i lavori di ampliamento: per mezzo di barconi chiamati cagnone, mezzane o borcelli (in base alla dimensione), da Milano risalivano verso il Lago Maggiore e la Svizzera sale, grano, vini, tessuti, letami e ceneri; vicevresa, scendevano in città mattoni, creta, sabbia, ghiaia, marmi, graniti, generi alimentari e bestiame. Il Naviglio fu collegato al fossato che circondava la città (Cerchia dei Navigli) solo un secolo dopo, per soddisfare le esigenze della Veneranda Fabbrica del Duomo, facendo arrivare il marmo necessario direttamente al Laghetto di Sant'Eustorgio. Nel 1585 si avvia un primo rinforzo della struttura, ampliata ancora all'inizio del XIX secolo in vista dell'apertura del Naviglio Pavese. Diverse foto d'epoca mostrano le rive del Naviglio affollate di pescatori e bagnanti in atmosfera di relax Belle Epoque, o in pieno "Carnevale Ambrosiano". Sull'Alzaia e sulla Ripa fiorirono tre gloriose società sportive di canottaggio; nel 1969 il batterista Giorgio Vannidecise vi aprì un jazz-club, il "Capolinea", che divenne riferimento mondiale per i grandi jazzisti di tutti i tempi. In anni recenti, un programma regionale per la valorizzazione dei Navigli lombardi ha consentito il recupero di numerosi edifici storici: sulle rive del Naviglio Grande si accende la movida notturna fatta di ristoranti, pub e osterie; mentre di giorno, il quartiere ospita studi di artisti, botteghe artigiane, scorci pittoreschi ed eventi culturali. Dall'alzaia ci si può imbarcare e godere il paesaggio nei dintorni della città.