Torino contemporanea con Artissima, arriva la XXVI edizione
Un preview riservata alla stampa il 31 ottobre e poi un intero week end (1, 2 e 3 novembre) per vivere l’arte contemporanea in ogni forma ed espressione grazie ad Artissima, l’unica fiera italiana dedicata esclusivamente al contemporaneo con proposte inedite accolte negli ampi e luminosi spazi dell’Oval di Torino.
Diretta per il terzo anno da Ilaria Bonacossa - recentemente riconfermata dal Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei alla guida della manifestazione per altri due anni (sino al 2021) - Artissima è riconosciuta a livello internazionale sono solo per l’attenzione alle pratiche sperimentali proposte ma come vetrina eccellente per artisti emergenti e galleria di ricerca.
L’evento unico attrae circa 55.000 visitatori tra appassionati, collezionisti e professionisti del settore e per il 2019 propone un unico tema trasversale dedicato alla dialettica desiderio/censura in grado di stimolare una riflessione aggiornata ed eterogenea sulle ambizioni e sulle utopie contemporanee, sugli impulsi che plasmano i tempi e sulle prospettive e le narrazioni che li attraversano, sul complesso rapporto che esiste nella società contemporanea tra le immagini e il loro controllo.
«Il desiderio nasce dal rapporto tra il corpo e la società, tra la realtà vissuta e la realtà immaginata e ambita – spiega la Bonacossa –. Le opere d’arte sono storicamente portatrici di immagini in grado di emancipare ciò che convenzionalmente viene considerato un tabù, grazie al desiderio di sovvertire le regole, rendendo fluidi i confini tra normale ed eccezionale.
Il limite tra contenuti permessi e contenuti proibiti è al centro di un dibattito quanto mai attuale che vede l’arte stessa oggetto di censura. Nel mondo digitale e sui principali social network il controllo preventivo, spesso algoritmico, rende di fatto sempre più difficile la diffusione e promozione del nostro patrimonio artistico-culturale.
In un tale contesto, il desiderio rimane un momento di rottura, una “ligne de fuite”, come dicono Deleuze e Guattari in Mille Piani: un’energia dirompente che riesce a infiltrarsi nelle crepe del sistema per aprire delle visioni laterali inaspettate capaci di mostrare gli spazi aperti al di là dei limiti delle convenzioni.
E l’arte contemporanea rimane uno spazio di incontro vero e fisico tra la persona e le sue aspirazioni».
Artissima riverbera in tutta la città grazie alla collaborazione attiva con numerose istituzioni pubbliche, musei, fondazioni, gallerie, catalizzando i progetti culturali del territorio e ad un ampio e ricchissimo cartellone.
Tra le novità di Artissima 2019 “Abstract Sex: We don’t have any clothes, only equipment”, innovativo progetto espositivo incentrato sul tema del desiderio, in linea con il fil rouge di questa edizione. Ospitato negli spazi di Jana, storica boutique torinese, l’esposizione si interroga sulla rilevanza del desiderio nella ricerca artistica e culturale più recente.
Tra i progetti speciali l’arte contemporanea arriva anche nel piatto il quarto episodio di Galleria Cracco di cui Artissima è guest curator. Il progetto a cura di Sky Arte che invita artisti contemporanei a “invadere” le lunette - vetrine del Ristorante Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, vedrà Giovanni Ozzola (Firenze, 1982) protagonista della nuova installazione site specific che cattura il passare del tempo.
Spicca infine Art Mapping Piemonte, il progetto voluto da Regione Piemonte, prodotto da Fondazione Torino Musei, sostenuto da Compagnia di San Paolo e curato da Artissima, che prevede una mappatura delle più significative opere di arte pubblica contemporanea presenti sul territorio piemontese, parallelamente alla realizzazione di tre nuove installazioni site-specific concepite ad hoc da artisti contemporanei internazionali.
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