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Calabria autentica: i 5 borghi da visitare nel 2020 secondo ViaggiArt 

Scritto da Redazione , 10/12/19

Una Calabria autentica tutta da scoprire, ViaggiArt.com presenta i 5 borghi più belli da visitare nel 2020. 

In linea con i nuovi trend di viaggio analizzati da Booking in cui i turisti prediligono mete meno conosciute, lontano dal turismo di massa, e vacanze a ritmo lento, il portale “smart” del turismo culturale italiano ViaggiArt presenta i luoghi calabresi da non perdere nel 2020. 

Cinque comuni, uno per ogni provincia della Calabria: antichi borghi che preservano piccoli tesori fatti di musei, natura incontaminata, siti archeologici e tradizioni ancestrali. Un viaggio nell’entroterra calabrese per promuovere e far conoscere il patrimonio culturale, storico e naturalistico della Punta dello Stivale. 

Cerchiara di Calabria (CS)

Partendo da nord, arroccato sulle pendici del monte Séllaro, troviamo Cerchiara di Calabria, piccolo borgo che domina la piana della Sibaritide da cui è possibile ammirare scenari unici in ogni stagione. 

Cerchiara di Calabria è il luogo perfetto per vivere una vacanza slow tra storia, arte, natura, attività outdoor e benessere. Questo antichissimo borgo incastonato tra le meraviglie naturali del parco del Pollino, è conosciuto come la porta spirituale della Sibaritide e Città del Pane

Cerchiara di Calabria - foto di Davide Ferdinando Precone/123rf

Da non perdere il Santuario della Madonna delle Armi, significativa testimonianza d’arte rinascimentale e antico luogo monastico d’origine bizantina. L’imponente architettura, in parte scavata nella roccia, custodisce la miracolosa immagine “nera” della madonna. 

Tra mito e benessere, la Grotta delle Ninfe accoglie le acque sulfuree delle terme naturali. Leggenda narra che da qualche parte della Grotta si trovi il talamo di Calipso: un posto ricco di fascino, luogo ideale per rigenerarsi e rilassarsi. 

Visitare Cerchiara di Calabria significa perdersi tra i suoi vicoli ricchi di storia invasi dall’odore del pane appena sfornato preparato dalle sapienti mani delle donne del luogo. 

Il video delle “Donne del pane di Cerchiara” pubblicato da Munchies Italia ha fatto il giro del mondo accendendo un importante riflettore sul luogo sia dal punto di vista antropologico che culturale. 

Caccuri (KR)

Scendendo verso il Sud della Calabria, rimanendo sul versante Ionico, nell’entroterra crotonese, troviamo Caccuri, piccolo borgo medievale dominato dal Castello Barracco

A Caccuri il tempo sembra fermarsi. Tra i numerosi e antichissimi resti, testimoni di un glorioso quanto affascinante passato, spicca la fortezza che fu dimora dei Ruffo e i Cavalcanti ancor prima dei baroni Barracco. Da qui si può godere di un’incantevole vista a 360 gradi che dalla Sila va verso il mare abbracciando tutta la Valle del Neto.

Caccuri. Particolare architettonico - foto di Francesco Cristiano

L’imponente maniero non è l’unica bellezza storico-architettonica da ammirare a Caccuri, il suo territorio conserva tre monasteri basiliani, quello di Santa Maria della Paganella o dei Tre Fanciulli, l’Abate Marco e il Santa Maria di Cabria, essenziali tracce dell’arrivo dei monaci di rito greco bizantino dalle regioni del Medio Oriente e della Sicilia. 

I vicoli del borgo sono costellati da testimonianze storiche importanti come la fontana di Canalaci che sul lato presenta lo stemma dell’università di Caccuri del XVI secolo e il cinquecentesco convento dei domenicani di Santa Maria del Soccorso. 

Terra di eventi culturali di portata nazionale come lo storico Premio Letterario Caccuri, l’antico feudo conserva tradizioni e rituali antichi come il dramma de I Giudei, patrimonio immateriale che ricostruisce la passione di Cristo. 

L’opera in versi e prosa settecentesca, arrivata a Caccuri verso fine ‘700 probabilmente grazie ad un monaco di un convento di Miglierina, viene messa in scena ogni sette anni.

Taverna (CZ)

Arroccato sull’altopiano della Presila catanzarese, rivolto verso la costa orientale, troviamo Taverna, centro dall’illustre passato fatto di storia religiosa, artistica e sociale. 

Conosciuta come terra natale del Cavaliere di Malta, Mattia Preti, uno dei più grandi pittori del XVII secolo, Taverna è uno dei centri culturali più importanti della Calabria. 

Bandiera arancione del Touring Club, il borgo di Taverna è il luogo ideale per intraprendere un viaggio nei tesori dell’arte barocca e moderna. Chiese e musei custodiscono opere seicentesche di inestimabile valore, ma c’è spazio anche per il contemporaneo.

Taverna. Scorcio - foto di  Franco Parrottino (CC BY 3.0)

Il Museo Civico, sede del municipio, ospita un settore interamente dedicato alle opere del Preti, insieme a quelle del fratello Gregorio Preti e altri pittori di scuola napoletana. L’altra ala del museo invece è dedicata all’arte moderna e contemporanea con spazi dedicati ad artisti dal calibro di Mimmo Rotella, Angelo Savelli, Ercole e Lia Drei, per citarne alcuni.

Da non perdere l’itinerario tra le chiese di Taverna, custodi di tesori barocchi, tra tutte quella di Santa Barbara che conserva l’opera più grande del Preti presente nel borgo, il “Patrocinio di S. Barbara”. Un viaggio alla scoperta di altri tesori del “secolo d’oro di Taverna” come la Chiesa di Santa Maria Maggiore, la più antica del borgo. 

Intraprendere un viaggio a Taverna significa anche godere dei profumi e dei sapori di una terra generosa, ammirare il fascino della storia e contemplare l’arte. Il centro storico da qualche anno è arricchito dall’istallazione del Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto (M.A.C.A.T.). 

Zungri (VV)

Attraversiamo il cuore della Calabria dirigendoci sul versante tirrenico, esattamente di fronte alla maestosità delle Isole Eolie. Ci ritroviamo in uno dei tratti di costa più affascinanti della Calabria: la Costa degli Dei, nella provincia di Vibo Valentia. 

Incastonato sulle pendici del Monte Poro, a pochi chilometri dalla Costa, troviamo Zungri, la città di Pietra, uno dei più antichi insediamenti rupestri della Calabria. Un tesoro archeologico da far invidia persino a Matera, rimasto del tutto misconosciuto fino a qualche anno fa. 

Zungri. Interno grotta Sito Archeologico degli Sbariati - foto di Ernesto Sestito

Un centinaio di grotte distribuite su circa 3000 metri quadri testimoniano la vita di un tempo non troppo remoto: è il sito archeologico degli Sbariati (che in dialetto sta per sfollati), traccia dell’insediamento dei monaci Basiliani che nel XII secolo arrivavano in fuga dall’Oriente stabilendosi a Zungri. 

Il sito era abitato secondo fonti sempre più attendibili già in epoca preistorica, a raccontarlo sono i diversi ritrovamenti di età greca e romana. Zungri, dal greco “roccia”, è uno dei borghi più affascianti dell’entroterra rimasto per troppi anni all’ombra, sconosciuto dagli stessi calabresi. 

Il 2019 è l’anno in cui Zungri ha fatto parlare molto di sé e del suo singolare tesoro di pietra conquistando testate nazionali e internazionali e riviste turistiche di fama mondiale come la Lonely Planet.  

Bivongi (RC)

Piccolo paese calabrese sito nella Vallata dello Stilaro, al confine tra la provincia di Catanzaro e quella di Reggio Calabria, sul versante Ionico, Bivongi è conosciuto come il borgo della longevità

A circa 15 chilometri dalle montagne delle Serre e a 15 dal mare, questo piccolo borgo alle pendici del Monte Consolino conta tra i suoi abitanti i più longevi al mondo: cono circa 40 gli abitanti tra i 90 e i 99 anni, mentre oltre 20 hanno superato la soglia dei 100.  

Bivongi. Monastero di San Giovanni Theristis - foto di Oreste Montebello 

Cosa fa di Bivongi il Borgo della Longevità? Spiritualità, natura e “Acque Sante”, località che prende il nome dalle sue acque termali con proprietà terapeutiche in una terra ricca di gas sulfurei.

Immerso in lussureggianti boschi, il paese ebbe nel 1850 un primo movimento turistico-termale dato dai Bagni di Guida. Nel 1900, accanto ai Bagni, venne costruita una delle prime centrali isoelettriche del Sud Italia. Con le alluvioni degli anni ’50 entrambi i siti sono stati abbandonati, ma rimangono tra i luoghi più suggestivi del borgo. 

Molti amano fare il bagno lì vicino, nelle vasche plasmate dalle cascate del Marmarico, le più alte della Calabria. Da non perdere il monastero di San Giovanni Theristis, un imponente gioiello greco-ortodosso del X secolo circondato dalla natura, alla confluenza tra il fiume Stilaro e l’Assi, che trapela misticismo e spiritualità. 

Siamo a due passi dalla più nota Stilo, in una vallata che accoglie tesori testimoni dell’ultimo periodo bizantino, tra grotte eremitiche, basiliche e monasteri. Bivongi è uno di quei luoghi da visitare nel 2020, per vivere una vacanza a ritmo lento sulle tracce della storia, della spiritualità, della natura e del benessere.

Riproduzione riservata © Copyright Altrama Italia

Immagine descrittiva - BY Bivongi - foto di Oreste Montebello c
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