Vieste da scoprire: la leggenda di Cristalda e Pizzomunno
Resa celebre anche da Max Gazzè che alla romantica leggenda di Cristalda e Pizzomunno ha dedicato anche un singolo dal titolo omonimo – in uscita nel 2018 e presentato in occasione della scorsa edizione di Sanremo – il racconto mitologico pare abbia un legame indissolubile con Vieste.
Indice
Secondo alcune ricerche il mito popolare di Pizzomunno risale al XV secolo e trae origine da un faraglione situato nella città garganica, simbolo della città di Vieste. Il monolite in pietra calcarea, sito nella zona “del Castello” – così chiamata perché dominata dal Castello Svevo – conosciuta anche come zona “Scialara” per via della spiaggia omonima o “del Pizzomunno” – si presenta di un bianco brillante con una grande imponenza data dai suoi 25 metri d’altezza.
Il Pizzomunno è il guardiano di Vieste e accanto a questo gigantesco faraglione si sono raccontate negli anni diverse leggende riguardo due innamorati, Pizzomunno e Cristalda, storie che spesso variano una dall’altra, ma la più nota è quella che ViaggiArt vi racconta.
La leggenda di Pizzomunno e Cristalda
Leggenda narra che un tempo la città del Gargano era solo un piccolo agglomerato di capanne abitato da pescatori in cui viveva un giovane alto e virile chiamato Pizzomunno. Nello stesso villaggio dimorava Cristalda, giovane fanciulla di una bellezza assai rara con lunghi capelli color oro. I due ragazzi si innamorarono perdutamente uno dell’altro tant’è che chiunque l’incontrava pensava che mai nulla e nessuno avrebbe potuto separarli.
Pizzomunno, essendo uno dei pescatori del villaggio, ogni giorno si ritrovava ad affrontare il mare per la pesca, un mare abitato da sirene che all’arrivo delle barche ogni giorno si palesavano ai marinai intonando canti e cercando di incantarli con lo sguardo.
Al bello e forte Pizzomunno le sirene offrivano ogni giorno l’immortalità in cambio di diventare loro re e amante, ma il giovane pescatore essendo innamorato follemente di Cristalda più volte si ritrovò a desistere alle tentazioni delle sirene.
Una sera, come d’abitudine, i due giovani amanti aspettavano insieme il calar della notte sull’isolotto di fronte. Le sirene, colte da folle gelosia, aggredirono Cristalda trascinandola negli abissi del mare. Pizzomunno cercò di rincorrere le urla dell’amata, ma ogni tentativo fu vano.
L’indomani i pescatori trovarono il giovane marinaio pietrificato dal grande patimento nello scoglio che porta il suo nome. Secondo la leggenda ogni cent’anni Cristalda fa ritorno dalle profondità del mare per raggiungere Pizzomunno e rivivere per una notte il suo antico e autentico amore.
Altre voci sulla leggenda di Pizzomunno e Cristalda
Ci sono diverse variazioni sulla nota leggenda di Pizzomunno e Cristalda. Alcuni vogliono che il nome della fanciulla sia Veste o Vieste, per legarlo a quello che porta la città; secondo altri invece la giovane Cristalda era figlia di qualche divinità marina che, opponendosi all’amore di lei e il pescatore, decise di punirla; altre ancora vogliono che la giovane fanciulla fosse sposata con Pizzomunno e che fu assalita mentre attendeva in spiaggia il ritorno dalla pesca del marito.
Un’altra curiosa diceria è quella secondo cui il Pizzomunno porti fortuna: se si compie un giro completo intorno allo scoglio esprimendo un desiderio questo si avvererà.
Come arrivare al Pizzomunno
Raggiungere il Pizzomunno è davvero facile: partendo da centro della città di Vieste si trova proprio all’inizio del lungomare Mattei. È possibile anche osservare la sua maestosità dall’alto, precisamente in quella via del centro storico che dal Castello Svevo va verso la piazzatta Petrone, via Bracco.
Vieste da scoprire
Il Pizzomunno e la sua leggenda è solo una delle piccole cose di grande fascino che racchiude la città garganica. Vieste è un piccolo gioiello tutto da scoprire, dal suo incantevole e unico centro storico alle sue verdeggianti coste.
Per una vacanza a base di relax e spiagge dorate, Vieste è una delle mete top: i fondali sono bassi e sabbiosi e le acque turchesi inoltre la coste nei dintorni ha spiagge larghe e non troppo affollate, ideale per godersi un bagno in tranquillità, lontani dal caos.
Le spiagge imperdibili di Vieste
Oltre al Pizzomunno, alla Ripa o a Marina Piccola è possibile godersi un bagno in pieno centro. Non troppo lontana, raggiungibile anche a piedi, troviamo invece la spiaggia di San Lorenzo: lunga circa un chilometro e mezzo, è una delle spiagge preferite dagli abitanti del luogo sia per il fondale basso, ideale per i piccoli, che per il suo essere particolarmente spaziosa.
Fuori dall’abitato da non perdere sono la baia e l’arco di San Felice, un incredibile spettacolo della natura completamente immerso nel verde, e le grotte marine, un tratto di costa da esplorare in barca dove a piccole calette si sabbia bianca si alternano falesie a strapiombo sul mare ricche di vegetazione e ampie grotte dove il mare si insinua creando sfumature incantevoli.
Vieste tra storia e mare
Non è solo la natura a regalare scenari bellissimi, in questo tratto di costa è infatti facilissimo imbattersi in una delle antiche torri d’avvistamento del periodo aragonese costruite per difendere il territorio dai pirati saraceni. Tra queste troviamo quella di San Felice, da dove si può ammirare l’incantevole vista sull’arco. Il litorale garganico continua a regalare scenari inaspettati: lungo tratto costiero che da Vieste va verso Peschici è facile imbattersi nei Trabucchi, tipici e antichissimi strumenti di pesca in legno che ricordano per alcuni versi un pontile per altri una palafitta.
Il centro storico di Vieste
Costruito su un imponente roccione da cui domina il mare, il centro storico di Vieste, meglio conosciuto come Vieste Vecchia è un incantevole agglomerato di case dalle tonalità bianche che lo presentano luminosissimo e fiero e che dal Castello si estende verso punta San Francesco, un’incantevole lingua di roccia che si protrae verso il mare.
Caratterizzato da piccole stradine irregolari, piazzette panoramiche che regalo scorci sul mare e case a schiera, il borgo conserva ancora l’aspetto medievale da cui ha origine. Da non perdere il Rione Ripa, a sud-est del centro, caratterizzata dal roccione che cade nel mare a strapiombo e che anticamente veniva utilizzato come porto naturale per gli scambi commerciali, vista la mancanza di strade.
Tra le bellezze storico-architettoniche da visitare la piccola chiesa di San Pietro d’Alcantara, la Cattedrale dell’XI secolo con accanto la Chianca Amara, monumento in pietra che commemora l’uccisione di donne, anziani e bambini avvenuta durante l’incursione del pirata Turco Draguth Rais, nel 1554, il Castello Svevo e la via Judeca, antica via ebraica.
La cucina di Vieste
I sapori della cucina tipica di Vieste sono forti e decisi proprio come la gente del luogo. Sicuramente il mare ha la meglio, specie per i frutti, preparati in tutti i modi, ma dalla migliore tradizione del Gargano sono i piatti poveri e genuini come l’insalata di caparrun fatta con murici di mare e gnocchetti lessati conditi semplicemente con aglio, olio e prezzemolo.
Della tradizione contadina è il pancotto del contadino, un misto di verdure e funghi (tra cui cicorielle, caccialepri e cordoncelli) saltate assieme con l’aggiunta finale di pane raffermo, un piatto apprezzato anche da Federico II.
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