Qatar, il Paese dai due volti
Uno Stato in rapida evoluzione, proteso in modo deciso verso il futuro e profondamente attaccato alle tradizioni. Poco più grande dell’Abruzzo, dista circa 6 ore di volo da Roma. E nel 2022 ospiterà i Mondiali di Calcio!
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Oggi il Qatar sembra quasi una città-stato: il 60% della popolazione vive a Doha, la capitale, situata sulla costa centro-orientale della penisola. Una città che dista circa 500 chilometri dalle due più famose e turistiche metropoli degli Emirati Arabi: Dubai e Abu Dhabi.
La maggior parte degli altri insediamenti sono abitati perlopiù da lavoratori, anche perché costruiti attorno ai giacimenti di petrolio, la vera fonte di ricchezza di questo piccolo-grande emirato. Una risorsa che ha permesso di cambiare radicalmente volto nel giro di una quarantina d’anni, passando dalla condizione di Stato tra i più poveri del Medio Oriente a quella di uno tra i più ricchi al mondo.
Sulle strade più ampie si affacciano i tanti ristoranti con i o tavoli all’aperto. Nelle stradine interne, popolate di negozi tipici, è possibile fare acquisti, spaziando dai souvenir più commerciali ai manufatti tradizionali, come ceramiche, tessuti e capi di abbigliamento, spezie, dolci arabi e frutta candita.
Un’evoluzione veloce, quella del piccolo Stato del Golfo Persico, che ha generato anche una serie di forti contrasti: in Qatar è facile passare da una lunga costa di spiagge bianche bagnate da un mare cristallino (in luoghi come Dukhan, ad esempio) a sinuose dune di un arido deserto (come a Khor al Adaid nel sud del Paese); dai trafficati e vivaci vicoli del Souq Waqif (il mercato storico di Doha) agli avveniristici grattacieli, le architetture all’avanguardia e i centri commerciali (come il Pearl-Qatar, sempre nella Capitale); dagli sfarzi dei lussuosi alberghi a 5 stelle ai millenni di storia raccontati nel Museo Nazionale e nel MIA, il Museo di Arte Islamica.
Un tuffo nel passato tra i vicoli del Souq Waqif
Quanto di più autentico si possa trovare a Doha, un assaggio del commercio, dell’architettura e della cultura tradizionale, è certamente nel centro storico, per quanto non sia poi così antico: risale infatti alla metà del ‘900. È grande, ben tenuto e molto piacevole da visitare.
Qui è bello perdersi passeggiando per i vicoli costellati di tanti negozi caratteristici, tra i colori, i sapori e gli odori locali. Vi si possono acquistare, contrattando il prezzo con il venditore, manufatti di artigianato locale, spezie, ornamenti, gioielli, gastronomia e specialità qatariote, come le noci e i datteri freschi, ma anche piatti regionali e golosità asiatiche e nordafricane.
L’atmosfera è arricchita dalla presenza di spettacoli di musica, arte e cultura tradizionali, dalle numerose gallerie d’arte, dai ristoranti e dai caffè all’aperto. La visita è consigliata la sera, tra le 19.00 e le 23.00.
Pearl-Qatar, un’esperienza a cinque stelle
Un’isola artificiale, lussuosa e scintillante, al largo della costa di West Bay. Si tratta di un progetto urbano avveniristico in continua evoluzione: un vero e proprio capolavoro di ingegneria civile. Per la sua costruzione sono stati utilizzati milioni di metri cubi di sabbia, rocce e cemento, riversati nelle acque della baia di Doha. The Pearl, come suggerisce il nome, è stata progettata per richiamare la forma di una collana di perle, ed è suddivisa in una serie di quartieri, ognuno con un suo tratto architettonico ben definito. È caratterizzata da edifici residenziali eleganti, hotel e ristoranti raffinati; giardini curati nei minimi dettagli; centri commerciali con le boutique e gli showroom delle più grandi firme internazionali; porticcioli turistici con enormi yacht. Vale sicuramente una passeggiata per vivere lo sfarzo della Doha più moderna, soprattutto alla sera, considerato il caldo e le alte temperature del giorno.
The Pearl, la marina di Doha, è costruita su un’isola artificiale. La sua forma richiama una collana di perle. Le insenature ospitano enormi yacht di lusso; la passeggiata, invece, dedicata allo shopping, si caratterizza per i negozi delle più grandi firme del mondo.
Visita al MIA, alla scoperta della cultura islamica
Tra “La Perla” e il Suq Waqif, facilmente raggiungibile anche a piedi, c’è il Museo d’Arte Islamica (MIA). Una tappa obbligata a Doha per chi desidera approfondire la conoscenza di questa cultura. Una struttura grandissima, eretta sulla Corniche, la passeggiata del lungomare della città. L’edificio, moderno ma rispettoso della tradizione e dello stile del Qatar, è stato progettato dall’architetto Leoh Ming Pei – lo stesso della Piramide del Louvre – vincitore nel 1983 del premio Pritzker per l’architettura. Ospita opere d’arte che raccontano la cultura araba, ma anche il resto del mondo. L’ingresso alle gallerie permanenti è gratuito, a pagamento invece alcune mostre temporanee. Per una visita completa è necessaria una mezza giornata: all’interno meritano di essere visti i giardini e le terrazze, impreziosite da fontane e specchi d’acqua, dai quali si gode una bellissima vista sulla baia e lo skyline: uno spettacolo soprattutto la sera, quando i grattacieli sono illuminati.
L’edificio del Museo di Arte Islamica, in pietra calcarea, è ispirato alla Moschea di Ibn Tulun del Cairo. Da qui, alla sera è possibile godere di uno spettacolo di luci colorate offerto dai modernissimi grattacieli che affacciano sul golfo.
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Nei prossimi mesi ViaggiArt.com dedicherà una serie di approfondimenti a questo magnifico Paese, raccontando le meraviglie di un posto che, c’è da giurarci, diventerà presto la nuova Dubai. Restate connessi per scoprire tutte le informazioni e i consigli indispensabili per conoscere i segreti di questo mondo in ascesa! Ma non è tutto: ViaggiArt offre a chiunque lo desideri il supporto necessario alla pianificazione e alla prenotazione di un viaggio in Qatar, occasione da cogliere al volo in vista dei prossimi mondiali di calcio: Qatar 2022.
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