Il Carnevale di Castrovillari tra i più belli d’Italia
Il Carnevale di Castrovillari compie 60 anni e riceve in regalo dal Touring Club la promozione tra i “Carnevali più belli d’Italia”. Scopri con ViaggiArt la città di Castrovillari, capitale del Pollino, e le curiosità sul suo Carnevale storico!
Tutto sul 60° Carnevale di Castrovillari e il Festival del Folklore
In occasione dei suoi 60 anni il Carnevale di Castrovillari rende omaggio a Organtino e alla maschera della commedia castrovillarese, a partire dal bel manifesto scelto per il Carnevale 2018, sul quale campeggiano le maschere in cartapesta della tradizione e gli abiti della farsa dialettale seicentesca di Cesare Quintana.
Un ritorno al passato - all’anno 1959, quando il professore Vittorio Vigiano inaugurò la prima edizione del Carnevale di Castrovillari, ufficializzando così la tradizione secolare che andava sotto il nome di "i mmasckarate” – senza tuttavia rinunciare, come è ormai consuetudine per il Carnevale castrovillarese, a uno sguardo critico sull’attualità. Non a caso il tema di questa 60° Edizione del Carnevale di Castrovillari e Festival del Folklore è un interessante “Focus Sicilia”.
Entrato a pieno titolo tra i “Carnevali più belli d’Italia” - insieme a quelli storici Putignano, Viareggio, Cento, ecc. - il Carnevale di Castrovillari è un evento da vivere intensamente, abbandonandosi al clima goliardico che nei 10 giorni dedicati unisce tradizione, folklore, cultura e allegria in una serie di eventi collaterali imperdibili: dall’elezione solenne del “Re Burlone” a quella della “Madrina”, passando per mostre d’arte, tavole rotonde, sfilate di maschere, momenti musicali e premiazioni.
La città di Castrovillari e i meravigliosi paesaggi del Pollino ti aspettano per vivere insieme uno dei Carnevali più belli d’Italia!
Cosa vedere a Castrovillari
Il 60° Carnevale di Castrovillari è l’occasione giusta per scoprire tutte le bellezze della città e dei dintorni. L’app ViaggiArt suggerisce una passeggiata nel rione “Civita”, il centro storico che si snoda attorno al Castello Aragonese, con visita obbligata al Protoconvento Francescano, spazio antico e polifunzionale che ospita al suo interno ben tre chicche: il Museo Archeologico, la Pinacoteca Civica e il Teatro Sybaris.
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