Escursione nel Parco Regionale del Matese e Bocca della Selva
Sogni un'escursione in un vero e proprio angolo di paradiso per sportivi, tra natura e storia? Il Parco Regionale del Matese e la località Bocca della Selva fanno al caso tuo! Dal trekking ai percorsi in mountaibike, passando per le osservazioni della flora e della fauna, tra lupi e aquile, quest'oasi naturale nel cuore della Campania sa come regalare emozioni senza fine.
Indice
Cosa fare nel Parco Regionale del Matese
Il Parco Regionale del Matese si estende tra i comuni di Caserta e Benevento, un’area di antica formazione tutta da scoprire e attraversata dall'uomo fin dall’antichità.
L'area protetta, istituita nel 2002, è diventata rapidamente una tra le destinazioni privilegiate degli sportivi e degli amanti della natura, che hanno l'occasione di cimentarsi in attività di trekking, mountainbike, sci d’erba o alpino e deltaplano. Alcune aree, tra il Lago del Matese e il Lago di Gallo, sono particolarmente adatte per regalarsi rilassanti passeggiate a cavallo. I più avventurosi possono partecipare a suggestive escursioni speleologiche.
L’area del Parco Regionale del Matese prende il nome dal Lago del Matese e ricade in una catena di monti prevalentemente calcarei, tra il Molise e la Campania, habitat ideale per una fauna popolata di volpi, tassi, marmotte, lupi e rapaci.
Dal punto di vista storico, il territorio del Parco Regionale del Matese vanta un'antichissima frequentazione umana, come testimonia il famoso giacimento risalente al Paleolitico rinvenuto nel sito di Isernia: si tratta di una roccaforte del popolo indigeno dei sanniti, a lungo antagonista dell'esercito di Roma.
Le tracce di questo glorioso passato, attraversato da popolazioni italiche ma anche da goti, vandali e longobardi, è rintracciabile ancora oggi tra i numerosi monumenti, grotte sacre e centri storici visitabili nei comuni che ricadono all'interno del Parco Regionale del Matese, primo tra tutti il borgo di San Gregorio Matese, in una vacanza tra storia e natura.
Tanti i piccoli centri arroccati, i monasteri fortificati e i borghi medievali che ancora oggi esibiscono i segni di splendori e ricchezze, diverse dominazioni e stili differenti, che narrano storie di normanni, svevi e angioini.
Sciare a Bocca della Selva
Tra le destinazioni più gettonate del Parco Regionale del Matese, in particolare durante la stagione invernale, c'è Bocca della Selva, la piccola stazione sciistica posta a 1395 metri d'altezza che si estende tra i comuni di Piedimonte Matese, San Gregorio Matese e, per una piccola porzione, Cusano Mutri, alle falde del Monte Mutria, dove c'è un importante osservatorio meteorologico.
Fra Bocca della Selva e Pietraroja nasce il corso del fiume Titerno, che sfocia nel Volturno.
La piccola stazione sciistica è frequentata da apprendisti sciatori: offre una pista da sci della lunghezza 3 Km ed è dotata di due impianti di risalita. In vetta è possibile sostare o pernottare nell'albergo Rifugio Bocca della Selva.
Un lungo e interessante sentiero escursionistico parte dal paese e raggiunge la vetta del Monte Mutria, a 1823 metri di altezza, cima del Gruppo di Monti del Matese.
Da visitare, la Chiesa Madre Regina della Pace e le belle faggete che arrivano a lambire le coste del Lago del Matese.
Come raggiungere Bocca della Selva
Per raggiungere la stazione sciistica di Bocca della Selva, da Benevento bisogna imboccare la SS 88 e proseguire in direzione Campobasso. Imboccata l'uscita per Morcone, si segue la strada provinciale Morcone-Campitello Matese.
Da Caserta e Napoli, invece, si prende la SS Fondo Valle Isclero per uscire a Telese Terme e proseguire per Cerreto Sannita e la SP 76 Mutria fino a Bocca della Selva.
Da Campobasso, si percorre la SS 87-17, continuando in direzione di Guardiaregia sulla SS 158 e proseguendo per Piedimonte Matese, fino al confine tra le tre province.
Gita ai laghi: tra il Lago del Matese e il Lago di Gallo
Il luogo simbolo del Parco Regionale del Matese è il Lago del Matese, il lago di natura carsica più alto d'Italia, situato ai piedi del monte Miletto (2050 m slm), nel comune di San Gregorio Matese e Castello del Matese.
Il lago si riempie con le acque provenienti dallo scioglimento delle nevi del monte Miletto e della Gallinola e da alcune sorgenti perenni.
Nella vegetazione palustre che lo caratterizza trovano rifugio specie di uccelli come la moretta tabaccata, moriglione, marzaiola, folaga, germano reale e cicogna bianca. Tra i pesci, si incontrano lucci, trote, tinche e carpe.
Nel comune di Gallo Matese, invece, si trova il Lago di Gallo, un invaso artificiale utilizzato per alimentare la centrale idroelettrica di Capriati a Volturno.
Questo bacino si caratterizza per il suo colore cangiante, tra il verde e l'azzurro, e per una capienza di 19 milioni di metri cubi d’acqua. È meta soprattutto di appassionati del carpfishing, la pesca sportiva molto praticata negli ultimi anni, e di chi pratica canoismo e trekking.
Alla scoperta del borgo di San Gregorio Matese
Cuore pulsante del Parco Regionale del Matese, il paese prende il nome da un'antica chiesa benedettina, oggi scomparsa, dedicata al culto di San Gregorio.
Trascorrere una giornata nel delizioso borgo di San Gregorio Matese signifca visitare i ruderi della chiesa e del monastero del IX secolo conosciuti con il nome di "Le Mura"; la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, datata al XVI secolo, con annessa l'antica abside rettangolare oggi conosciuta come Cappella di S. Michele; la Chiesa della Piana del Lago e gli antichi palazzi del centro storico: Del Giudice, Caso della Calcarella, Caso della Fontana e Villa Ginevra, sede del Municipio.
Le chicche da non perdere? Il caratteristico "vico stretto", della larghezza minima di soli 45 cm e la bella Villa Comunale, un tempo giardino botanico realizzato da Beniamino Caso, ricco di essenze arboree e faggi.
Non lontano dal centro abitato, in località Santa Croce, si trova l'omonima chiesetta che ingloba alcune tombe sannitiche.
Cosa mangiare nel Parco Regionale del Matese
Essendo in un territorio, quello del Parco Regionale del Matese, caratterizzato da una storia antichissima e da tradizioni ben radicate, che si rispecchiano anche e soprattutto nella cucina tipica, non possiamo rinunciare all'assaggio di alcuni tra i piatti e i proidotti locali più rappresentativi.
Le specialità di questa zona provengono in prevalenza dal mondo pastorale e contadino: dal formaggio pecorino alle caciotte, dai caciocavalli alla mozzarella è davvero impossibile resistere! Da gustare assolutamente i prosciutti stagionati di Pietraroja, così come il cazzu’ntontulu, il tipico salume di Castello Matese.
La bellezza di una vacanza nel Parco Regionale del Matese? Tutto ruota attorno alla natura, dolci compresi, caratterizzati dall'abbondanza dei frutti di bosco.
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