Gite in barca nelle Grotte del Bue Marino
Tra le grotte più belle d’Italia, le Grotte del Bue Marino sono un vero e proprio spettacolo della natura, contemplate fin da tempi antichissimi da uomini e animali. Il consiglio di ViaggiArt è una gita in barca per visitare e godersi quest’angolo di paradiso.
Indice
Queste suggestive cavità marine furono un tempo habitat della foca monaca, chiamata dagli abitanti del luogo “bue marino” proprio per il caratteristico aspetto fisico, il comportamento mite e il suo particolare verso che rendevano questo mammifero marino simile ad un bue.
È la costa orientale della Sardegna, precisamente il golfo di Orosei, ad accogliere le magnifiche grotte anticamente dominate da questo esemplare di mammifero, forse oggi scomparso, che ha dato il nome agli antri più belli del Mediterraneo: le Grotte del Bue Marino.
Meta ambita dai turisti fin dagli anni 50 oggi continua a conquistare i cuori di ogni visitatore, specie gli amanti del verde, perché è qui che sembra concretizzarsi l’incrocio perfetto tra mare e montagna grazie al sistema carsico Codula di Luna con i suoi 76 chilometri di cunicoli nel ventre del grande Massiccio del Gennargentu, prime in Italia come grotte percorribili. In questi luoghi spiccano i colori turchesi del mare e della roccia bianca incorniciati dalle mille sfumature di verde acceso della montagna.
Le Grotte di Bue marino
Situata nel comune di Dorgali, in provincia di Nuoro, la grotta si dirama in due pezzi distinti, ecco perché viene denominata al plurale come “grotte del Bue marino”.
L’ingresso regale è formato da due gradi arcate a picco sul mare: il ramo nord non è più raggiungibile a causa dell’attività carsica cessata da diverso tempo, mentre il ramo di sud è aperto e visitabile attraverso un percorso di circa un chilometro, dei 5 che lo costituiscono, formato da un’ampia cavità ricca di stalattiti e stalagmiti che si specchiano in un salato lago sotterraneo, tra i più grandi al mondo.
I fasci di luce che penetrano all’interno della grotta, in aggiunta ai riflessi dell’acqua, creano delle cromature dalle tonalità sempre diverse che unite alle lunghe ombre delle stalattiti generano uno spettacolo di una bellezza insuperabile.
Gli speleologi sono i soli ad aver l’accesso agli altri 4 chilometri rimanenti del ramo sud per esplorare l’ampia galleria penetrata dal mare dove a tratti emergono laghetti d’acqua dolce e piccole spiagge sabbiose.
Gita in barca per le grotte di Bue marino
Una gita in barca per esplorare queste imponenti grotte, è l’ideale per non perdersi nulla dello scenario mozzafiato che si presenta quando vengono raggiunte via mare. Questa cavità oltre ad essere stata il regno del bue marino è anche stato luogo frequentato fin dal Neolitico: a testimoniarlo alcune incisioni rupestri risalenti all’era preistorica raffiguranti un cerchio umano attorno ad un’ipotetica rappresentazione del sole.
Per visitare la grotta accompagnati da guide esperte si impiega circa un’ora: la passeggiata termina nella spiaggia delle foche, lembo di terra preferito dai mammiferi marini per accoppiarsi e partorire i loro cuccioli.
Come arrivare alle grotte di Bue marino
Le grotte di Bue marino sono raggiungibili via mare attraverso barche private o battelli turistici che partono dai porti di Arbatax, Cala Gonone, La Caletta di Siniscola, Orosei e Santa Maria Navarrese. È facile trovare posto vista l’enorme richiesta: sono diverse le aziende che organizzano questo tipo di escursioni e i biglietti si possono acquistare direttamente nel porto di partenza della località prescelta.
Da non perdere l’evento dell’anno all’interno delle grotte: un concerto di musica jazz nell’ambito del festival Cala Gonone Jazz nel meraviglioso scenario delle grotte di Bue marino.
I dintorni delle grotte di Bue marino
Le grotte di Bue marino sono l’inizio di un viaggio esplorativo verso le bellezze del Golfo di Orosei, nel cuore della costa orientale sarda. Da non perdere è Cala Gonone che sorge su una collina ai piedi del vulcano ormai inattivo, il Codula Manna, e dolcemente degrada verso mare. Qui sono numerosissime le calette da scoprire: da Cala Luna a Cala Ziu Martine, da Cala Fiuli a Cala Cartoe.
Cala Luna accoglie la foce del torrente codula di Luna ed è caratterizzata da una splendida spiaggia dorata incorniciata da pareti di roccia e grotte naturali e immersa in un limpidissimo mare dalle tinte azzurre. Il fondale basso la rende ideale per famiglie con bambini e si può raggiungere sia via mare, con i battelli turistici, che via terra, percorso consigliato solo agli amanti ed esperti di trekking visto l’impervio sentiero.
La spiaggia di Ziu Martire, tra le più belle di Cala Gonone, è raggiungibile attraverso un sentiero meno pericoloso, immerso nella macchia mediterranea. Le acque di questa cala, dai fondali bassi che degradano lentamente verso il largo, sono ricche di sfumature a causa della sabbia bianca in contrasto con la scura roccia vulcanica.
Vicino alle grotte di Bue marino, nascosta e accessibile attraverso delle scalette, si arriva a Cala Fiuli, una spiaggia di sabbia e ciottoli immersa in uno scenario mozzafiato, che è stata anche set cinematografico di “Travolti da un insolito destino” film del 1974 con protagonisti Mariangela Melato e Giancarlo Giannini.
Di colore verde smeraldo sono invece le acque di Cala Cartoe, una romantica spiaggia di sabbia fine e dorata circondata da colline e querce secolari che regalano freschezza anche nelle ore più calde.
Visitare Dorgali
Il territorio che accoglie la famosa Cala Gonone è vasto e ricco di natura selvaggia e incontaminata. Giunti in questi luoghi paradisiaci non può passare inosservata una visita a Dorgali, meravigliosa città sarda in cui il grande patrimonio naturalistico è arricchito da storia, archeologia, antiche tradizioni e arte manifatturiera.
Oltre ad avere un’ampia proposta di attività outdoor che spaziano dal trekking alla mountain bike al free climbing, Dorgali offre il diretto contatto con la comunità locale e le sue grandi tradizioni.
Nonostante Cala Gonone sia il luogo simbolo dell’intera area, Dorgali ha un centro storico importante ricco di beni artistici. Tra questi spiccano la Cattedrale di Santa Caterina d’Alessandria, la Chiesa d’Itria con il monastero annesso al quartiere Gorito e la Chiesa di Santa Lucia con il monastero benedettino.
Da vedere anche l’Antica casa dei Gesuiti, il Palazzo del Balivo, il Lazzaretto, detto anche Lebrosario, e la Casa degli Orfani dell’Ospedale di Sant’Antonio. Meritano una visita anche i siti archeologici vicini come il Villaggio di Tiscali risalente all’epoca nerugica-romana, quello nuragico di Serra Orrios e le Nuraghe Mannu.
Passeggiare nel centro storico di Dorgali significa perdersi nei vicoli ricchi di boutique, mercatini e negozietti di souvenir mentre la sera il centro pullula di locali dove ci si può godere un cocktail ascoltando musica dal vivo.
Dorgali vanta anche una cucina tradizionale assai ricca. Sono diversi i ristoranti e le trattorie che propongono una cucina locale con prodotti tipici e piatti genuini: da provare assolutamente i Sas Cadinas, tortini di semola di grano duro ripieni di formaggio fresco e menta.
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