I dolci di Natale della tradizione calabrese
Non importa che tu sia a Cosenza o a Reggio Calabria, in Calabria a Natale l’importante è che si frigga! Tra i dolci di Natale calabresi infatti i più famosi sono fritti.
Gli attori principali sono il miele, protagonista indiscusso (che sia d’api o di fichi non importa), i fichi essiccati al sole e le bucce d’agrumi.
Dolci fritti della tradizione natalizia
Tra i mostri sacri della tradizione natalizia calabrese troviamo i Turdilli, uno dei dolci più contemplati. I Turdilli calbresi, conosciuti anche come Turdiddri, Crustuli o Cannariculi, fanno parte della tradizione dolciaria di Cosenza e hinterland, ma sono diffusi in tutta la regione.
Ne esistono diverse varianti e gli ingredienti principali sono olio d’oliva, vino cotto e farina. Si presentano come morbidi biscotti che vengono rigati sul “crivu” (antico setaccio in vimini) per poi essere rigorosamente fritti nell’olio bollente e passati nel miele.
Accanto ai Turdilli non manca mai la Pignolata, anche questa fritta e amalgamata nel miele. In alcuni paesi della Calabria è conosciuta come “pasta cumpetta” perché composta da tanti piccoli pezzettini di pasta che sembrano formare una pigna.
Fritte anche le Scalille o Scaliddre, Scalilli, la parola cambia in base alla zona. Questi dolci natalizi calabresi probabilmente sono legati ad un’usanza religiosa del luogo. La loro forma ricorda una scala (in dialetto "scalilla"), metafora d’ascensione verso Gesù. Prima di iniziare la frittura delle Scalille, inoltre, era solito far friggere una “scalilla” a forma di croce, in segno di prosperità e di pace.
Natale al profumo di agrumi e fichi secchi
A Natale il profumo di arancio e mandarino, di uvetta, noci, vino cotto e fichi invade le case in ogni angolo della Calabria. Oltre alla grande tradizione dei dolci tipici calabresi natalizi fritti, questi sono gli ingredienti preferiti dalla tradizione dolciaria della regione.
A Reggio Calabria per esempio non è Natale senza Petrali, un biscotto di frolla con un cuore morbido fatto da fichi essiccati, cannella, scorza d’agrumi e frutta secca, lasciati bollire nel vino cotto o vino dolce. Una vera prelibatezza adornata con palline di zucchero colorate. Conosciuti anche come Nepitelle, dolce tipico della Calabria, lo troviamo anche nei paesi delle province di Crotone e Catanzaro.
La torta tipica del Natale calabrese è invece la Pitta ‘nhiusa o Pitta ‘mpigliata. Questa torta si presenta come un bouquet di rose messe assieme. Anche qui ritornano ingredienti come miele, fichi spezzettati, frutta secca, il tutto avvolto da una pasta sfoglia al vino moscato.
Nella tradizione dei dolci calabresi di Natale rientrano anche le Susumelle, un grande biscotto semi morbido fatto di latte e miele, ricoperto di cioccolato.
La Calabria è famosa anche per il torrone, specie a Bagnara, in provincia di Reggio. La Giuggiulena o Giurgiulena è infatti un torrone di semi di sesamo, mandorle, e miele. Probabilmente questo dolce della tradizione natalizia calabrese, conosciuta anche in Sicilia come Cubaita, ha origini arabe e viene servito su foglie d’arancia che ne restituisce la sua piacevole fragranza.
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