A Marzamemi nasce il Museo del Mare
Nasce a Marzamemi, il delizioso borgo di pescatori del comune di Pachino, nel siracusano, il Museo del Mare tanto voluto da Sebastiano Tusa, l'archeologo soprintendente scomparso prematuramente.
Indice
Museo del Mare a Marzamemi
Al via i lavori di restauro della chiesetta sconsacrata di San Francesco di Paola, nel delizioso borgo di pescatori di Marzamemi, frazione del comune di Pachino, che trasformeranno questo bene architettonico nel luogo ideale per ospitare il nuovo Museo del Mare della regione.
L'intervento, gestito dalla Soprintendenza dei Beni Culturali aretusea, guidata da Donatella Aprile, oltre che a consolidare le strutture murarie e rinfrescare le decorazioni interne, serve anche ad adeguare l'edificio per l'allestimento della nuova sala espositiva del Museo del Mare di Marzamemi, destinato a ospitare i reperti di archeologia subacquea rinvenuti nei fondali siciliani.
Accanto al recupero degli altari laterali, anche il restauro delle parti in pietra arenaria che caratterizzano il prospetto principale della chiesa.
Il progetto del Museo del Mare di Marzamemi era caro al compianto archeologo Sebastiano Tusa che, come riferisce il presidente della Regione:
aveva proposto di trasformare la chiesa sconsacrata in un Museo del Mare proprio per la sua vicinanza con la Tonnara di Marzamemi, anch'essa da restaurare in modo da rendere ancora più prezioso questo suggestivo borgo marinaro.
Derubata in passato di ogni ornamento barocco, la chiesa di San Francesco di Paola, sottoposta a vincolo monumentale nel 2001, si appresta quindi a fare il suo ingresso a pieno titolo nel circuito dei siti museali della Sicilia.
Marzamemi, a dieci chilometri a sud di Pachino, nasce come borgo di pescatori e in passato fu il centro produttivo più importante del tonno rosso.
La tonnara è visitabile e al suo interno si può degustare dell’ottima bottarga. Il borgo è formato da strutture semplici e caratteristiche, che la sera diventano luoghi di intrattenimento. Poco lontano, l’Isola delle Correnti, collegata alla terraferma da un braccio artificiale che spesso è difficile percorrere per via del vento forte, è raggiungibile a nuoto. Qui è possibile visitare il vecchio faro.