Luogo - Edificio di culto

Basilica di San Giovanni Maggiore

Luogo: Largo San Giovanni Maggiore, Napoli

La Basilica è tra le più importanti chiese di Napoli, rimasta chiusa per decenni per via dei restauro e delle indagini archeologiche. L'epoca di fondazione, su un preesistente tempio pagano, si colloca intorno all'anno 324. Un'ampia ricostruzione avvenne nel VI secolo, quando la Chiesa fu inserita tra le quattro maggiori della città. Le ultime cospicue trasformazioni si ebbero per opera di Dionisio Lazzari, chiamato a ristrutturarla nel 1656, che progettò la pregevole "mezza-cupola" tra la navata centrale e il transetto. Nel 1689 vennero completati i Cappelloni del Crocefisso e di Santa Lucia. L'interno presenta un impianto tipicamente basilicale: una navata centrale e due laterali con nove cappelle e due cappelloni nel transetto. Importante traccia dell'antico soffitto ottocentesco, realizzato dopo il terremoto del 1870 e durato quasi un secolo, è presente nella prima cappella della navata sinistra. Mutilato dai ripetuti furti si presenta, invece, l'imponente altare maggiore di Domenico Antonio Vaccaro, costruito nel 1743 e affiancato da due balaustre marmoree e colonne corinzie romane in marmo cipollino del VI secolo. Dietro l'altare è ben visibile la più evidente traccia dell'antica costruzione paleocristiana: l'abside semicircolare del VI secolo.

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