Cattedrale di Santa Maria Assunta (Duomo di Napoli)
La Cattedrale di Napoli (o Duomo di Napoli), dedicata a Santa Maria Assunta, sorge in una piazzetta contornata da portici ed è celebre per ospitare il battistero più antico d'Occidente e il rito dello "scioglimento del sangue" di San Gennaro. La sua costruzione iniziò nel XIII secolo, inglobando le precedenti strutture paleocristiane, per per volontà del Re Carlo II di Napoli con maestranze francesi e locali. La facciata fu ricostruita in stile gotico a seguito del terremoto del 1349, quella attuale è opera di Errico Alvino; tra il '400 e il '500, grazie a donazioni private, vennero aggiunte la Cripta, la Cappella del Succorpo e, dopo la pestilenza del 1526, la Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro come ex voto. Al Settecento, dopo diversi rifacimenti dovuti ai terremoti, si devono gli interventi barocchi nelle cappelle, arricchite da decorazioni marmoree e stucchi, l'abside, i transetti e la navata gotica. In occasione dei restauri dopo la Seconda Guerra Mondiale, emersero resti archeologici romani, greci e alto-medievali, oggi fruibili. In corrispondenza delle tre navate si trovano i tre portali gotici con tre cuspidi, nella facciata si aprono cinque finestre. La navata centrale è coperta da un soffitto a cassettoni; le pareti espongono dipinti di Luca Giordano e le edicole con i busti dei vescovi della città. Tutte le cappelle sono impreziosite da opere scultoree e pittoriche di artisti quali Vasari e Giordano. La Cappella dei Capece Minutolo è un esempio di gotico maturo con sculture di Domenico Antonio Vaccaro; la Cappella Brancaccio ospita sculture di Pietro Bernini, Girolamo D'Auria, Michelangelo Naccherino e Tommaso Montani. La Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro è un edificio autonomo del complesso sacro, così come la Basilica di Santa Restituta, e rappresenta un alto esempio di barocco napoletano. La Sacrestia, a navata unica coperta da volta, ospita il dipinto "San Gennaro prega la Trinità", di Santolo Cirillo. Dall'abside, tramite una doppia rampa di scale, si accede alla Cappella del Succorpo, un esempio di architettura rinascimentale attribuita al Bramante. Notevole il primo organo, opera di Giovanni Francesco Di Palma del 1549.