Luogo - Area Archeologica

Parco Archeologico-Ambientale di Posillipo

Luogo: Discesa Gaiola, Napoli

Il Parco Archeologico-Ambientale di Posillipo (o Pausilypon, "sollievo dal dolore") è un'area archeologica del quartiere Posillipo riaperta al pubblico dal 2009. I resti archeologici della Villa fatta erigere da Publio Vedio Pollione per trovare ristoro dopo la Battaglia di Azio (31 a.C). Ai resti della Villa si accede attraverso la "Grotta di Seiano", un traforo di 770 metri scavato nel tufo. Anche se deve il nome a Lucio Elio Seiano, prefetto di Tiberio, che ne commissionò l'ampliamento nel I secolo d.C., il passaggio serviva a collegare la Villa alle altre dimore patrizie di Pausilypon e ai porti di Puteoli e Cumae. Caduta in disuso, la galleria fu resa nuovamente percorribile da Ferdinando II di Borbone e utilizzata come rifugio antiaereo nella Seconda Guerra Mondiale. Della Villa sono visibili l'Odeion, un teatro di 2000 posti, e i resti di alcune sale di rappresentanza con decori murali, le cui strutture marittime fanno oggi parte del Parco Sommerso di Gaiola. Parte del complesso residenziale era anche il "Palazzo degli Spiriti", nei pressi di Marechiaro, un ninfeo alle dipendenze della Villa. Oggi, l'area archeologica è parte integrante del più vasto Parco Sommerso di Gaiola, che consente di praticare escursioni in mare per ammirare sia i resti architettonici che l'ambiente naturale costiero. Il Parco è Area Marina Protetta dal 2002, riserva per habitat eterogenei (gorgonie, margherite di mare, polpi, saraghi, donzelle, ecc.) e formazioni geologiche antichissime (Tufo Giallo Napoletano, Grotte di Trentaremi).   

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