Fino a Tortona, alla ricerca del Sacro Graal
La vastità della Pianura Padana fa da sfondo a questo viaggio alla ricerca del Sacro Graal, che ha come meta la misteriosa città di Tortona, arrivo della 13° tappa del Giro d’Italia, e patria di leggende che la legano ai Cavalieri Templari.
Cartoline dal passato
La Pianura Padana è uno spazio mentale oltre che geografico, nel quale l’App di #ViaggiArtGiro100 ci guida verso veri e propri luoghi del cuore, dislocati sul percorso dell’antica Via Emilia, la strada consolare romana fatta tracciare da Marco Emilio Lepido.
Lungo il tradizionale tratto della Milano-Sanremo la prima città d’arte che ci viene incontro è Parma, scrigno di monumenti e capolavori del gusto riconosciuta dall’UNESCO “Città creativa per la Gastronomia”, alla quale tempo fa dedicammo un bel pezzo.
Fidenza è tra i borghi deliziosi che fanno parte dell’itinerario “Terre Verdiane”, il circuito storico-culturale che valorizza i luoghi di Giuseppe Verdi, e tappa importante della Via Francigena.
Proseguendo nel pianoro dove la linea d’orizzonte scorre veloce e ininterrotta, ecco Piacenza, antica colonia romana e sede di palazzi storici e musei tra i più importanti del territorio, come Palazzo Farnese e la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi.
L’ultima tappa prima del traguardo è Voghera, cento principale dell’Oltrepò Pavese che oltre a vantare una grande tradizione industriale sfoggia tracce monumentali del ‘500 e del ‘600, prima tra tutte la Collegiata di San Lorenzo.
Tortona e il Sacro Graal
Antica città dal passato illustre, Tortona si dispone sulla riva destra dello Scrivia, nella pianura piemontese, in una posizione che l’ha resa per secoli baluardo strategico-militare. La presenza dei Cavalieri Templari, attestata nel XIII secolo, ha contribuito ad alimentare i segreti e le leggende che tuttora ammantano la città di un fascino tutto particolare.
Si narra che Tortona custodisca il Santo Graal, i cui “doni” sono il corpo, il sangue e lo spirito, elementi da cui sembra derivare il famoso motto: “Pro tribus donis similis Terdona leonis” (in virtù dei tre doni Terdona è simile a un leone).
Pare che la Chiesa di San Giacomo sia stata la sede dei Templari, ma di quel passaggio non rimane traccia poiché nel Settecento la chiesa fu rasa al suolo per costruirne una barocca. Tuttavia, il frammento di “Vera Croce” conservato nel Duomo è da ricondursi ai leggendari Cavalieri.
ViaggiArt ha un’idea su dove si possa trovare il Graal, ma la rivelerà solo a chi decide di scaricare l’App e seguire le sue indicazioni fino alla Chiesa di San Matteo, alias Mausoleo di Maggiorano, dove si narra che l’imperatore morì proprio dopo aver attinto alla sacra coppa!
Eliana Iorfida
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