Luogo - Edificio storico

Reggia di Capodimonte

Luogo: Via Miano, Napoli

La Reggia di Capodimonte, residenza storica dei Borbone di Napoli, è situata sulla collina panoramica da cui trae il nome e dal 1957 è anche sede del Museo Nazionale di Capodimonte. Fu Carlo III di Spagna a ordinarne la costruzione nel 1738, affidando i lavori a Giovanni Antonio Medrano e Antonio Canevari, al fine di ospitarvi la Collezione d'Arte Farnese, iniziata da papa Paolo III nel XVI secolo. L'architetto Ferdinando Sanfelice comincia anche la sistemazione del Parco: una spianata di forma ellittica di fronte al palazzo, da cui partono cinque viali principali e altri minori, che sia addentrano nel bosco. La Reggia è circondata da abitazioni, luoghi di culto e sedi di fabbriche (di arazzi, porcellane, stamperie e armerie). Nel 1755 l'edificio diventa anche sede della "Reale Accademia del Nudo", diretta da Giuseppe Bonito. Dopo i saccheggi di epoca repubblicana, con l'avvento di Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, ha inizio una nuova fase di vita per la Reggia, votata a residenza reale e collegata alla città da un rettilineo (poi Corso Amedeo di Savoia), è arricchita dalla scala monumentale in piperno e da arredi francesi. La Reggia di Capodimonte diventa sede di eventi mondani, in occasione dei quali il giardino viene aperto al pubblico. I lavori e le decorazioni, in stile neoclassico, saranno completate nel corso del XIX secolo da Niccolini e Tommaso Giordano, così come il giardino, risistemato all'inglese. Nel 1920 l'edificio passa al demanio; nel 1957 viene designato Museo Nazionale.  La Reggia, a pianta rettangolare, è formata da due corpi affiancati a quello ed è distribuita su due piani: il primo conserva gli arredi originali degli Appartamenti Reali ("Alcova dipinta alla Pompeiana", "Sala della Culla", "Sala di Ferdinando IV", "Salone delle Feste", "Salottino di Porcellana", "Sale Francesi", "Salone Camuccini") ; il secondo piano, il sottotetto e il mezzanino ospitano le collezioni museali. ll parco della Reggia ha un'estensione di centoventiquattro ettari e ospita statue, fontane e numerosi edifici, tra i quali la "Casina dei Principi", l'attuale scuola per la lavorazione della ceramica, la Chiesa di San Gennaro e l'eremo dei Cappuccini. Dal 2012 vi si coltivano anche prodotti agricoli tipici.

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