Consigli di viaggio - Come fare

Viaggio condiviso: ecco come risparmiare

Scritto da Redazione , 17/10/19

La sharing economy è l’economia della condivisione, un principio che ha caratterizzato i viaggi nell’ultimo decennio e che continua a svilupparsi in modo capillare, soprattutto perché è sinonimo di Viaggio condiviso e del come risparmiare

Tra i sistemi maggiormente vantaggiosi e più funzionali per i viaggiatori troviamo Uber, Airbnb, blablacar, molti dei quali non hanno fatto altro che sviluppare principi già esistenti di condivisione come quello degli Ostelli. Sistemi che permettono di usufruire di un servizio comune come passaggi in auto, taxi, alloggio in versione più economica che viaggia su uno spirito di condivisione dei costi

Il concetto di Viaggio condiviso è declinato sotto molteplici aspetti, si va dal car sharing a tecnologie molto più folli.

Risparmiare e condividere sembrano essere due pratiche che la gente ama e per questo hanno avuto un così ampio sviluppo nel settore viaggi. Quello che un tempo sarebbe sembrato folle, come condividere la stanza di una casa con un estraneo, oggi rappresenta la normalità. Il peer-to-peer è già parte delle vacanze, anche di quelle italiane e, nonostante la paura iniziale di qualcuno, il sistema continuerà a crescere e svilupparsi.

[Jess Foami/Pixabay]

Condividere le esperienze e risparmiare

Le tendenze sociali parlano chiaro, dal 2010 questo fenomeno ha preso largamente piede ed è diventato mainstream, attirando tantissimi utenti anche i più scettici. Se all’inizio c’erano dubbi su questa economia collaborativa, oggi sembra essere un modello economico che funziona. In sostanza è facile affermare che in un mondo in cui il viaggio è diventato un modello sempre più ambito, condividere esperienze e costi permette sia di risparmiare, sia di trovare compagni nuovi e stabilire relazioni. La pratica è semplice, si spende poco e si divide, questo può essere un aspetto molto vario.

Viaggiare condividendo i costi e i mezzi

Una delle pratiche più diffuse è famose è il car sharing, che ti permette di offrire o ottenere un passaggio dividendo i costi tra i passeggeri. È anche possibile però praticare una forma diversa che consiste nel noleggiare auto da privati e sfruttarle per i propri bisogni invece di rivolgersi a rivenditori ufficiali. 

Una forma differente che rientra però nei viaggi in auto è quella dei taxi privati come il famoso Uber. Si tratta di un servizio molto utile che è possibile mettere in pratica in tutte le città che vi aderiscono. Si inserisce un punto di partenza e un punto di arrivo, l’applicazione stima i costi e chiama all’attenzione gli utenti più vicini. 

Tutti possono diventare tassisti in questo senso, al netto di avere una vettura e chiaramente la patente. Un buon sistema per arrotondare che però non è valido in Italia dove i tassisti dettano ancora il monopolio assoluto. Per restare in tema di spostamenti c’è da citare un sistema che consente di noleggiare Van e Camper per girare il mondo.

Un’idea ben accetta per gli amanti dei viaggi on the road, a prezzi ben differenti dall’acquisto o dal noleggio ufficiale.

Tante le applicazioni di Bike Sharing che permettono di noleggiare una bici, con consigli specifici anche sui posti da visitare. Sulla stessa linea ci sono anche tante applicazioni che permettono di noleggiare tavole da surf, attrezzature da sci e simili. Per concludere il cerchio degli spostamenti in condivisione o in economia ci sono anche i monopattini e gli scotersharing dove è possibile noleggiare un mezzo a due ruote, anche elettrico oppure farsi dare un passaggio da qualcuno dividendo i costi.

La condivisione dello spazio nella sharing economy

Altro tassello della condivisione riguarda appunto l’alloggio. Si va da piattaforme internazionali e ormai famosissime come Airbnb a piattaforme che permettono di condividere soluzioni più creative come i materassini. Oltre a trovare forme di alloggio si tratta effettivamente di creare un’esperienza di viaggio completamente diversa. 

Su Airbnb e piattaforme simili ci sono appartamenti extralusso, case sull’albero, stanze economiche in case condivise, letti singoli, barche e molto altro. L’host che ospita guadagna una buona cifra affittandoti per un paio di notti il suo spazio. 

Un’idea che rende felici i backpackers che possono così incontrare tante persone e condividere sogni, pensieri ed idee. 

Una forma diversa riguarda invece il campeggio, ci sono applicazioni che permettono infatti di metter tenda nel giardino negli altri. Molto famosa invece è la pratica dello scambio casa dove due host si scambiano vita per un determinato periodo. Comodo, economico e senza fronzoli.

Condividere i pasti per conoscere le culture

Questa mania della sharing economy riguarda proprio tutti gli ambiti della vita quotidiana e passa quindi anche per il cibo. La condivisione dei pasti però è un modo molto bello per imparare a conoscere gli altri, le tradizioni, le abitudini. 

Si va dal semplice condividere un tavolo per risparmiare e fare nuove amicizie ad applicazioni che permettono proprio di andare a cena dagli altri pagando un prezzo per un piatto fatto in casa, magari da un cittadino locale. 

Il co-lunching riguarda la condivisione del pasto in senso ampio, un modo per aprire le proprie vedute, ideale per i lavoratori quanto per i viaggiatori. Questo è forse uno dei sistemi in via di sviluppo che soprattutto in Italia non ha ancora avuto piena risonanza, forse perché la tradizione è più rigida sulla condivisione dei pasti.

Viaggia con la sharing economy

In generale ciò che è possibile fare con la sharing economy è viaggiare vivendo delle avventure incredibili che normalmente non sarebbe possibile fare. Di siti, applicazioni e sistemi ce ne sono tanti. Si va dalla possibilità di fare giri con guide turistiche del posto a lezioni di cucina a domicilio

La cosa bella è che ognuno può fare parte della comunità, può sentirsi partecipe e offrire qualcosa in cui è capace per rendere migliore e più interessante l’esperienza di un’altra persona. Quando si viaggia verso una meta, soprattutto se lontana dalle classiche rotte come le capitali, può essere molto bello approcciare al viaggio in condivisione. Sono una prova i viaggi di gruppo che oggigiorno trovano largo impiego. Questa pratica, molto diffusa in passato, aveva trovato un periodo di profonda crisi con gli anni duemila, per poi tornare nuovamente in auge oggi. La smania di viaggiare è così tanta e piena di entusiasmo che tutti sono disposti a cedere un pezzettino della loro zona di confort per avere un viaggio in più o un’esperienza migliore. Il lato umano, oltre che il risparmio economico, sembra avere la meglio.

Chiaramente queste esperienze di viaggio non sono solo molto utili per chi viaggia e vuole cimentarsi nell'esperienza condivisa e risparmiare ma anche per chi quell'esperienza la vuole offrire e guadagnare qualcosa. L'importante, nell'uno e nell'altro senso, è sempre affidarsi alla sicurezza. Scegliere compagnie adeguate, siti internet verificati, persone con identità chiare.

La sharing economy fonda le sue radici su un dato molto importante che è rappresentato dalle recensioni, tutti lasciano una traccia online e questa deve essere sempre valutata attentamente perché è di fatto uno strumento di sicurezza per chi vuole condividere un percorso, anche se breve.

 

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