Caffè Florian
È il più antico caffè italiano e, insieme al Procope di Parigi, il più antico del mondo. Venne inaugurato nel 1720 da Floriano Francesconi col nome di "Alla Venezia Trionfante", poi subito ribattezzato "da Florian”. Da allora, ha proseguito fino ai giorni nostri la sua attività, divenendo meta privilegiata di italiani e stranieri: frequentato da Giacomo Casanova; Carlo Goldoni, Silvio Pellico, Lord Byron, Ugo Foscolo, Charles Dickens, Goethe, Rousseau e Gabriele d'Annunzio. Come in altri caffè, gli avventori all'aperto sono intrattenuti da una piccola orchestrina. Nel 1858, i nuovi proprietari affidarono a Lodovico Cadorin il restauro del Caffè: per la Sala Cinese, si scelse uno stile che “pompadour”, con pitture e i motivi ornamentali di Antonio Pascuti; la Sala Orientale, decorata da Giacomo Casa, presenta pitture esotiche; la Sala del Senato ha invece un più ambizioso progetto pittorico, sempre dello stesso Giacomo Casa: il ciclo di quadri raffigurante “Il Secolo Illuminato, o il progresso”, “La Civiltà che ammaestra le Nazioni o La Venezia Trionfante” e undici pannelli raffiguranti le "Arti e le Scienze", con simboli massonici. Tra il 1872 e il 1891, il Florian si arricchisce della Sala delle Stagioni e della Sala degli Uomini Illustri, opere di Giuseppe Ponga e A. Piazza. La Sala degli Uomini Illustri deve il suo nome al ciclo pittorico di Giulio Carlini, che esegue dieci ritratti di importanti personaggi veneziani di tutti i tempi.