Complesso dei Palazzi Mocenigo
I Palazzi Mocenigo costituiscono un complesso architettonico ubicato nel sestiere di San Marco e affacciato su Canal Grande. Una lunga e disomogenea facciata composta di quattro edifici che, da sinistra verso destra sono denominati: "Casa Nuova", "Il Nero" e "Casa Vecchia". "Il Nero" e "Casa Vecchia" formavano un'unica residenza, mentre "Casa Nuova" era l'abitazione di un secondo ramo della famiglia, di origine milanese. Ca' Vecchia è la prima proprietà della famiglia Mocenigo, la cui ristrutturazione è stata effettuata nel XVII secolo, su progetto dell'architetto Francesco Contin. La struttura presenta un aspetto semplice: si sviluppa su quattro piani divisi da cornici, con portale ad acqua affiancato ad ampie monofore, un mezzanino sottotetto e due piani nobili differenziati solo per la diversa forma del poggiolo, aggettante solo al primo piano, contraddistinti da una trifora affiancata da balconcini aggettanti. Alla fine del XVI secolo, i Mocenigo fecero costruire "il Nero" per congiungerlo al Palazzi esistenti. Qui, nell'Ottocento, soggiornò e scrisse il poeta inglese Lord Byron. L'edificio, di chiara matrice rinascimentale, ha nel suo piano nobile l'elemento fondante: contraddistinto da serliana centrale affiancata da monofore, si ripete secondo un medesimo schema creando una forte sensazione di simmetria. Le aperture sono decorati con bassorilievi. Elemento più pregevole della composizione erano gli affreschi delle facciate, realizzati da Benedetto Caliari e Giuseppe Alabardi. "Ca' Nova" è il Palazzo posto all'estrema sinistra del complesso, quello che presenta la facciata di maggior impatto visivo: di difficile attribuzione, risalente al periodo rinascimentale, appare ispirata al Palladio per la presenza di colonne e capitelli, ma è spesso attribuita ad Alessandro Vittoria. Caratterizzata dall'imponenza delle tre aperture centrali: il portale ad acqua, circondato da quattro finestrelle, e le due serliane sovrapposte, adornate per mezzo di un poggiolo aggettante, presenta ampie monofore laterali, con timpani triangolari e curvi. Tutti gli elementi sono contenuti in un complesso disegno di cornici e profili, che scandisce la facciata e le dona dinamicità. Sul retro, sono presenti due corti collegate a un giardino da un sottopassaggio monumentale.