Duomo di San Pietro
Di origine paleocristiana, ma ricostruita in età medievale la Chiesa, inizialmente in stile romanico, venne ampliata agli inizi del XV secolo sotto Francesco I Gonzaga. La facciata mistilinea in marmo, dotata di protiro, rosoni e pinnacoli fu progettata da Jacobello e Pierpaolo dalle Masegne. Nel 1545, il Duomo fu ristrutturato da Giulio Romano, che lasciò intatte la facciata e le pareti perimetrali ma ne modificò sostanzialmente l'interno. Alla sua morte seguì una lunga interruzione dei lavori, poi ripresi sotto la guida di Giovan Battista Bertani. L'attuale facciata, completamente di marmo, fu realizzata tra il 1756 e il 1761 da Nicolò Baschiera: è a salienti, con tre portali nella parte centrale, sormontata da un frontone triangolare. Lungo il fianco destro si possono ancora vedere le cuspidi e le guglie quattrocentesche. L'interno della Cattedrale è a croce latina, divisa in cinque navate da quattro file di colonne corinzie. Lungo ciascuna delle due navate laterali si apre una fila di cappelle, i cui altari sono ornati da pale dei più importanti artisti del manierismo mantovano. La cupola, con tamburo ottagonale, è dipinta internamente con scene del Paradiso. Tra le opere d'arte si segnalano un sarcofago paleocristiano, gli affreschi del battistero (XIV secolo), la Cappella dell'Incoronata e la Sacrestia (un tempo Cappella dei Voti), con la volta affrescata da un seguace del Mantegna. L'altare maggiore è in marmi policromi, sormontato da un Crocifisso ligneo scolpito.