Castello e Borgo San Castrese
Il Castello e l'adiacente Borgo San Castrese, nel centro storico di Castel Volturno, si adagiano sull'ultima ansa del fiume Volturno. La fondazione di un primo nucleo fortilizio risale alla fine del IX secolo, quando i longobardi di Capua necessitarono di un avamposto di difesa dalle incursioni saracene. La prima fabbrica del Castello e delle mura di cinta del borgo fu opera del vescovo Radiperto, sulle rovine dell'antico ponte romano fatto costruire dall'imperatore Domiziano nel 95: di forma oblunga, con torre adiacente, si sviluppava verso il borgo murato di S. Castrese. Passato più volte di proprietà, nel 1206 il Castello fu donato all'Arcivescovo di Capua dall'imperatore Federico II di Svevia, poi ad Alfonso I d'Aragona (1435-1458) e a Ferdinando I Re di Napoli (1459-1494). Castello e Borgo hanno conservato nei secoli i limiti urbani e l'impianto originari: ne fanno parte l'arco del ponte domizianeo e le grosse mura perimetrali, costruite con i basoli di roccia dell'antica via Domiziana e blocchi di travertino e tufo, e l'impianto delle stradine perpendicolari alla piazzetta principale (Largo S. Castrese), a modello dei castra romani. Al primo nucleo si aggiunsero doppia cinta di mura e diverse torri e posti di guardia (XVII secolo). Attualmente il Castello conserva la forma quadrata delle torri difensive seicentesche, del periodo vicereale; la rampa d'accesso lastricata in opus spicatum; un cortile interno ricavato nel camminamento della cinta muraria, e alcuni elementi difensivi (un barbacane e due strette feritoie simmetriche per il ponte levatorio). L'attuale Torre dell'Orologio non è più antica del Settecento, e le facciate delle abitazioni interne al Borgo risalgono al XVIII-XX secolo.